Il tessuto economico della provincia
Il territorio pavese concentra quasi 40 mila unità locali che danno lavoro a 132,8 mila addetti e che nel 2021 hanno prodotto 11,8 miliardi di valore aggiunto. Il manifatturiero è traino fondamentale dell’economia del territorio: con 3,6 mila imprese e 31,6 mila addetti, occupa un quarto (24%) della forza lavoro e genera ben il 23% del valore aggiunto del territorio. Il commercio, con quasi 9 mila unità locali e 24,6 mila addetti, pesa per circa il 20% sul territorio. Il comparto dei servizi alle imprese conta 15 mila unità locali e 44 mila addetti, pari a circa il 35% dell’economia provinciale.
Le principali vocazioni produttive
Il pavese vanta una vitale filiera life sciences grazie a un ecosistema diversificato e interconnesso di attori, tra i quali l’industria chimico-farmaceutica, che conta 2,8 mila addetti, il 9% del totale manifatturiero provinciale.
Alla filiera Life Sciences, si affiancano due realtà storicamente radicate nel territorio e forti di una elevata specializzazione: la filiera agroalimentare e la filiera della calzatura. La prima integra l’industria alimentare (385 imprese e oltre 4mila addetti, oltre il 10% del totale manifatturiero pavese) con l’agricoltura e le macchine agricole a monte e il packaging e il commercio a valle. La filiera della calzatura ha il suo fulcro nell’industria calzaturiera (209 imprese e 1,7mila addetti, il 6% del totale manifatturiero pavese, contro l’1% della media lombarda) e nel meccano calzaturiero (oltre 50 realtà produttive con quasi 1000 addetti), di cui l’Italia è leader mondiale.
Importante è anche la concentrazione nei settori della meccatronica. In particolare, emerge la specializzazione nella meccanica per addetti impiegati: le 384 imprese occupano ben 6,2 mila addetti (il 20% del totale manifatturiero provinciale, contro il 15% della media lombarda). Sempre all’interno della meccatronica, si evidenzia una concentrazione considerevole di attività del settore metallurgico: le 829 imprese e i 5,5 mila addetti pesano per il 23% e il 17% del manifatturiero pavese.
Interessante rilevare, in ottica di sviluppo futuro, l’ambizioso progetto di avvio di un distretto di microelettronica, in cui le dodici aziende già partner collaboreranno strettamente con l’Università di Pavia. Le aziende, tutte con sedi nella provincia di Pavia e nella zona sud di Milano, sono altamente innovative e dinamiche e contribuiranno a favorire la crescita del settore della microelettronica nel territorio pavese.
In provincia sono localizzate realtà rilevanti appartenenti alla filiera dell’energia, in particolare al sistema oil&gas, che impiega il 2% del totale addetti del manifatturiero provinciale.
Tra i servizi alle imprese, il più importante è la logistica. Trasporto e magazzinaggio (1,2 mila imprese e 8,4 mila addetti) e attività di noleggio (1,3 mila imprese e 8,3 mila addetti) concentrano, infatti, il 17% delle imprese e il 38% dell’occupazione dei servizi a livello provinciale.
Il settore vinicolo nell’Oltrepò Pavese
Dal punto di vista vitivinicolo l’Oltrepò Pavese si distingue in Italia per l’importanza e la peculiarità delle produzioni. Le colline dell’Oltrepò costituiscono la terza area di produzione di vini certificati in Italia per numero di ettari a vite iscritti all’Albo Vigneti (dopo il Chianti e l’Astigiano) e per ettolitri prodotti (fonte: Consorzio Tutela Vini Oltrepò) e il primo bacino vitivinicolo della Lombardia (con il 63% della superficie vitata produce il 55% del vino dell’intera regione).
Le superfici iscritte agli albi vigneti DOC/DOCG ed elenchi delle vigne sono pari a 11.192 ettari per la DOC Oltrepò Pavese, 769 per la DOCG Oltrepò Pavese metodo classico, 17 per la DOC Casteggio e 879 per l’IGT Provincia di Pavia, per un totale di 12.857 ettari vitati in provincia di Pavia su un totale regionale di 20.500 ettari.
I vitigni più coltivati sono Croatina (4.000 ettari), Barbera (3.000), Pinot Nero (quasi 3.000), Riesling (1.500), Moscato (500). Con questi vitigni si copre l’84% dell’intera superficie viticola dell’Oltrepò.
La produzione di Pinot Nero in Oltrepò rappresenta circa il 75% dell’intera produzione nazionale del vitigno, così come la Croatina rappresenta circa il 70% dell’intera produzione nazionale. La Provincia di Pavia con i quasi 3.000 ettari di Pinot Nero è la prima zona, per estensione, in Italia e una delle zone più importanti a livello mondiale per la produzione di spumanti con 12 milioni di bottiglie annue (di cui 1.5 milioni di spumante Metodo Classico). Analogo primato spetta a livello italiano al Riesling (italico e renano) che ha trovato il territorio ideale in una microzona fatte di piccole valli nei comuni dell’Oltrepò Centrale.
Focus microelettronica
Il Distretto della Microelettronica è stato inaugurato a maggio 2022 con un accordo di partenariato tra l’Università di Pavia e 12 importanti imprese del settore. Le aziende partner, che contribuiranno a favorire la crescita del settore della microelettronica nel territorio pavese, sono: Allegro Microsystems, Ams Italy, Analog Devices, ASR Microelectronics, Marvell, Huawei, Technologies Italia, Infineon Technologies Italia, Invensense Italy, Inventium Semiconductor, Photeon Technologies, Synopsis, STMicroelectronics. Attraverso questo ambizioso progetto, Pavia vuole giocare un ruolo di primo piano in una regione, la Lombardia, che è prima in Italia per dimensione della microelettronica, con 667 unità locali (30% della microelettronica in Italia), oltre 13mila addetti (36%) e 940 milioni di export (40%).