Il futuro del vino made in Pavia è nello spumante metodo classico Oltrepo Pavese Docg (attenzione alla sigla), ma sulle colline d'Oltrepo se ne produce ancora troppo poco. La qualità c'è, persino più alta rispetto a nomi blasonati, il problema è la quantità.
Troppo bassa per fare massa critica sui mercati anche se in crescita: nel 2022 gli ettolitri di OP metodo classico Docg prodotti sono stati oltre 14.500, in crescita del 20% rispetto al 12.200 ettolitri circa dell'anno precedente.
Il tema è stato discusso e approfondito, nel contesto delle manifestazioni per l'Autunno pavese, nel corso del convegno organizzato il 2 ottobre da Assolombarda nell'ambito delle iniziative per "Pavia capitale della cultura d'impresa 2023" con la Camera di Commercio e Pavia Sviluppo. A palazzo esposizioni sono stati presentati i dati di due studi dedicati al vino made in Oltrepò da Assolombarda e dal gruppo Intesa SanPaolo. Dalle cifre emerge che la provincia di Pavia resta un territorio vocato soprattutto alla produzione di riso (77.800 ettari) e nella quale, per evidenti ragioni di vocazione (o terroir, come direbbero i francesi) la produzione vinicola si concentra sulle colline d'Oltrepò con 12.500 ettari vitati.