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Un’impresa italiana (ITA- 1) vende beni ad altra impresa italiana (ITA- 2) la quale a sua volta li rivende ad un’impresa extra-UE. I beni sono inviati direttamente all'estero da ITA-1, su incarico dell’impresa ITA-2, che non entra mai nella disponibilità materiale della merce.
Entrambe le operazioni di cessione costituiscono cessioni all’esportazione non imponibili ai sensi dell’art.8, primo comma, lett. a) del D.P.R. 633/72, allor quando il primo cedente (ITA-1) comprovi di aver provveduto, su incarico del proprio acquirente italiano (ITA-2), anche tramite terzi, a trasportare o a spedire i beni fuori dal territorio comunitario.
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L’impresa ITA-1:
Attenzione: la non imponibilità della fattura è condizionata dal fatto che i beni siano consegnati nello Stato estero direttamente da ITA-1 su incarico di ITA-2 il quale pertanto non deve entrare nella disponibilità materiale dei beni.
In presenza di vettore, è irrilevante che questi fatturi la propria prestazione di trasporto a ITA-1 piuttosto che a ITA-2, il quale pertanto può anche stipulare il contratto di trasporto dei beni su mandato e in nome del proprio fornitore (R.M. 35/E del 13 maggio 2010).
L’impresa ITA-2:
A chi?
I beni partono da?
I beni arrivano in?