IPOTESI 1: LO STATO COMUNITARIO DI UE-1 E UE-2 COINCIDONO

Tale fattispecie è disciplinata dall’art. 7-bis del D.P.R. 633/72 (in base al quale la cessione di un bene costituisce un’operazione territorialmente rilevante ai fini IVA, quando il bene cui si riferisce è fisicamente presente nel territorio dello Stato italiano).

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L’impresa ITA:

• effettua un acquisto di beni che dal punto di vista della nostra legislazione IVA è una operazione extraterritoriale non soggetta ad IVA ai sensi dell’art.7-bis del D.P.R. 633/72, trattandosi di acquisto di beni “allo stato estero”. Di conseguenza, la fattura di acquisto transita solo in contabilità generale;
• riceve da UE-1 una fattura soggetta ad IVA dello Stato comunitario, dal momento che i beni non fuoriescono da tale Stato;
• non compila il modello Intra- 2-bis degli acquisti trattandosi di un acquisto interno e non comunitario;
• emette fattura nei confronti di UE-2, senza applicazione di IVA ai sensi dell’art.7-bis del D.P.R. 633/72;
• non compila il modello Intra-1-bis, in quanto la cessione non costituisce una cessione intracomunitaria.

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IPOTESI 2: UE-1 E UE-2 SONO SOGGETTI STABILITI IN DUE STATI MEMBRI DIFFERENTI

Tale fattispecie è disciplinata dagli artt. 40, comma 2, e 41 del D.L. 331/93.

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L’impresa ITA:

• effettua un acquisto intracomunitario dal fornitore UE-1e una cessione intracomunitaria verso il cessionario UE-2:
• riceve la fattura dal fornitore che deve integrare in regime di non imponibilità IVA ai sensi dell'art. 40, comma 2, del D.L. 331/93 e registrare contemporaneamente nel registro IVA vendite e acquisti;
• incarica il proprio fornitore UE-1 di consegnare per suo conto i beni al proprio cessionario UE-2;
• emette, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fattura (avente per oggetto una cessione intracomunitaria nei confronti del cliente), non imponibile, ai sensi dell'art. 41, comma 1, lett. a), del D.L. 331/93;
• designa espressamente con annotazione sulla fattura il cliente UE-2 quale debitore finale d’imposta (cioè responsabile del pagamento dell'imposta all'atto dell'arrivo dei beni nello Stato membro di destinazione della merce);
• annota la fattura relativa alla cessione intracomunitaria, distintamente nel registro IVA vendite entro il termine di emissione e con riferimento al mese di effettuazione dell’operazione;
• presenta l’elenco riepilogativo sia delle cessioni (Intra-1bis) che degli acquisti intracomunitari (Intra-2 bis), dai quali deve risultare in modo specifico il ricorso all'operazione triangolare, anche se i beni non transitano materialmente per il territorio dello Stato italiano.