Spada: "Sì al nuovo stadio, basta rinvii"
L'intervista di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, sul Giorno: "Nell’ottica di una continua rigenerazione, il progetto di costruzione di un nuovo stadio va in questa direzione, perché rappresenta un ulteriore volano di attrattività e competitività per la nostra città"
"Il progetto di costruzione di un nuovo stadio rappresenta un ulteriore volano di attrattività e competitività per la nostra città": l'intervista di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda
Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, qual è la vostra posizione sul progetto del nuovo stadio a San Siro proposto da Milan e Inter e considerato di «interesse pubblico» dalla Giunta Sala?
"Parto da una premessa. Milano da prima dell’Expo 2015 ha iniziato a ripensarsi e a proporre dei modelli di attrattività che hanno portato in città turisti, giovani, talenti, imprese e capitali. Una linea che ha rafforzato ancora di più la collaborazione tra pubblico e privato, in perfetto stile ambrosiano, iniziata più di 20 anni fa – per esempio - con i progetti di Porta Nuova e della nuova Fiera. Progetti che hanno riposizionato Milano come città globale e ne hanno rafforzato l’identità rendendola un modello anche per altre città europee. Milano è andata avanti".
E siamo al progetto del nuovo San Siro.
"Nell’ottica di questa continua rigenerazione, il progetto di costruzione di un nuovo stadio va in questa direzione, perché rappresenta un ulteriore volano di attrattività e competitività per la nostra città. Non solo. Quella di realizzare un nuovo impianto è un’esigenza forte espressa da Milan e Inter. I due club vogliono competere con le altre grandi squadre europee. Uno stadio che possa avere più funzioni e un quartiere che gli viva attorno è un asset importante per rafforzare le società calcistiche anche dal punto di vista economico. Si tratta di un’operazione che hanno fatto tutte le principali squadre in Europa".
Leggi l'intervista completa sul pdf correlato
Azioni sul documento