PNRR fulcro della rigenerazione. Ma c'è confusione sugli enti locali
L'intervista di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, sul Cittadino MB: "L'execution del Pnrr, nel rispetto dei tempi stabiliti è l'unica strada percorribile per sfruttare un'occasione irripetibile per la crescita dei nostri territori e delle nostre imprese. Fallire significa condannare il Paese, le nostre aziende e la prossima generazione all'irrilevanza"
Un periodo di trasformazioni, e grandi opportunità, di rilancio dell'economia. Il presidente di Assolombarda Alessandro Spada spiega come la Brianza affrontando questo momento e quali sono le priorità per consolidare la ripresa. La sostenibilità è un valore fondamentale per le aziende. Come stanno affrontando questo processo?
"Le imprese stanno lavorando già da tempo per integrare la sostenibilità nelle proprie strategie di business. Si tratta di un processo lungo e complesso, che richiede investimenti - privati e pubblici - e competenze. L'UE con il programma "Fit for 55" si pone ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione: tagli del 55% delle emissioni entro il 2030 e carbon neutrality entro il 2050. È fondamentale capire come è possibile raggiungere questi obiettivi senza mettere in difficoltà intere filiere produttive. Se da un lato la risposta al "costo" della transizione - che non deve ricadere su imprese e cittadini - può essere solo europea e globale, dall'altro come Paese abbiamo la responsabilità di agire con interventi mirati che vanno dall'utilizzo dei gas verdi alla revisione di processi produttivi per l'utilizzo efficiente dell'energia. Il PNRR dovrà contribuire a dare quella spinta necessaria a traguardare quanto definito dal "Fit for 55". Il cambiamento è epocale e le imprese italiane parteciperanno alla definizione di questo cambio di paradigma perché contraddistinte da dinamicità e flessibilità. Ma per mettere in atto questa transizione servono investimenti e persone pronte e con nuove competenze, per cui è necessario puntare sulla formazione. Ma non solo, è necessario anche informare e prevedere contributi soprattutto per chi dovrà riconvertire la propria attività verso business più sostenibili".
Il Pnrr è un'importante opportunità. É sufficientemente equilibrato nella distribuzione delle risorse e tempestivo nella comunicazione dei programmi per garantire un quadro chiaro?
"Il Pnrr con i suoi 222 miliardi di euro è il fulcro di un processo di rigenerazione che può avvenire solamente con una sua efficace "messa a terra". Quello che ci preoccupa di più riguarda il livello locale. Anci ha sottolineato come, per essere sicuri di raggiungere il target del 2026, i comuni dovrebbero avere un quadro completo di ciò che sono chiamati a fare, e vedere tutte le risorse loro assegnate, entro giugno 2022. Si tratta di una data piuttosto vicina, considerando soprattutto la confusione che c'è su quale sia il ruolo degli enti locali su molti degli aspetti del Pnrr. Ciò senza considerare la mancanza di risorse umane adeguate a portare avanti il Piano. L'execution del Pnrr, nel rispetto dei tempi stabiliti, e la rapida risoluzione di queste problematiche, è l'unica strada percorribile per sfruttare un'occasione irripetibile per la crescita dei nostri territori e delle nostre imprese. Fallire significa condannare il Paese, le nostre aziende e la prossima generazione all'irrilevanza".
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