Spada in visita alle eccellenze del territorio: “Investiamo su qualità e innovazione per ripartire e rilanciare imprese e lavoro”
L'impatto del Covid su Monza e Brianza: perso il 13,3% di export in pochi mesi
Monza, 25 settembre 2020 – Qualità, artigianalità, innovazione e design. Sono i tratti più tipici di Monza e della Brianza, sede di numerose eccellenze del made in Italy. Come Boffi, Flexform e Brugola: tre realtà simbolo di un territorio e leader di mercato nel mondo.
Da qui sono iniziati gli incontri e le visite di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, nelle imprese del territorio. Un’occasione importante di ascolto e di confronto, dopo i giorni lunghi e difficili dell’emergenza Coronavirus, per guardare insieme al bello, al buono e al ben fatto del made in Italy, al rilancio dell’economia e del lavoro e alle sfide del prossimo futuro.
“Questo territorio vanta, da sempre, una grande tradizione manifatturiera, capace di coniugare l’altissima qualità dei prodotti, con ricerca, artigianalità e design: un patrimonio che tutto il mondo ci ammira – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda –. Purtroppo, la diffusione della pandemia Covid e la conseguente paralisi del sistema produttivo locale ha colpito anche il cuore di Monza e della Brianza. Per esempio nella sua vocazione internazionale. Basti pensare che l’impatto sulle esportazioni, tra gennaio e giugno 2020, ha registrato una caduta del -13,3%, equivalente a una perdita di fatturato estero pari a 634 milioni di euro. Ma la resilienza del nostro sistema produttivo è un’altra caratteristica distintiva del fare impresa italiano e di questo territorio. Realtà di eccellenza come Boffi, Flexform e Brugola, sono un simbolo di quel mix di innovazione e “saper fare” che ci rende competitivi a livello globale e che, negli anni, ci ha permesso di superare le crisi più difficili”.
Il territorio di Monza e della Brianza concentra oltre 74mila imprese per un totale di circa 272mila addetti e 24,5 miliardi di valore aggiunto prodotto nel 2019.
La sede della Boffi S.p.A., leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di elementi d’arredo interno ed esterno e di illuminazione, sorge a Lentate sul Seveso. Qui il Presidente Alessandro Spada ha incontrato Paolo Boffi, Presidente Onorario della Boffi, e Roberto Gavazzi, Amministratore Delegato Boffi|DePadova. Un sodalizio – raccontano a Spada – che dal 1989 è indissolubile come un “matrimonio perfetto” in cui storia, tradizione, tecnologia e avanguardia si fondono insieme per anticipare e interpretare l’evoluzione del gusto. La visita inizia dall’area produttiva: 25.000 metri quadrati di spazio, ordinatissimi, dove antiche tecniche - come la laccatura lucida - convivono accanto a lavorazioni innovative, dove appunto l’irrinunciabile artigianalità dell’uomo è affiancata a macchinari avanzatissimi in chiave 4.0. Tradizione e innovazione, anche qui, convivono in collezioni dal taglio sartoriale, personalizzabili, e formati fuori misura. E l’eccellenza, in casa Boffi – spiegano – non deriva solo dalla presenza di un network di fornitori altamente qualificati, capace di assicurare sempre le migliori soluzioni disponibili, ma è anche frutto della forte connessione dell’azienda con il territorio e con le persone che da anni vi lavorano all’interno. Nei dialoghi tra il Presidente Spada e gli addetti alla produzione, i tecnici, gli impiegati, i dirigenti emerge nitidamente quel sentimento di orgoglio e di passione che si prova quando tutti si lavora per il bene comune. Come in una famiglia. In azienda la chiamano “Boffite”. Non è un caso se in oltre 80 anni di attività, la maggior parte dei lavoratori che entra in Boffi sceglie poi di rimanerci per tutta la vita. Tantissimi i prodotti iconici dell’azienda, diventati famosi nel mondo come la “Minikitchen”, disegnata nel 1963 da Joe Colombo, esposta alla Triennale e al MoMA.
Rimanendo nell’ambito del distretto mobiliero della Brianza, il Presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha visitato anche Flexform S.p.A., azienda della famiglia Galimberti, arrivata oggi alla terza generazione, che si occupa della produzione e della commercializzazione di arredi per interno ed esterno. Un patrimonio di eccellenza Made in Italy ben visibile nello showroom di Meda, dove Matteo Galimberti, membro del CdA e Direttore Vendite Italia, ha accompagnato il Presidente Spada in un percorso alla scoperta di tradizione e innovazione. Qui è stato possibile apprezzare il design dei prodotti, testarne la funzionalità e toccarne con mano la grande qualità dei materiali che – spiegano – arrivano esclusivamente dall’Italia e sono lavorati da 150 artigiani nello stabilimento poco distante dallo showroom. Ed è senza dubbio la manodopera altamente qualificata uno dei punti di forza di Flexform, che, proprio per garantirsi i migliori talenti da inserire nella produzione, ha creato un saldo legame con le scuole professionalizzanti del territorio. L’attenzione all’area circostante – spiega Matteo Galimberti – è estesa a diversi settori, tra i quali lo sport: Flexform, infatti, ha tra gli obiettivi quello di sostenere diverse realtà locali per creare valore per tutta la comunità nella quale l’azienda opera. Una sensibilità verso le persone che si avverte anche solo passeggiando per i corridoi dello showroom insieme ai dipendenti, che raccontano al Presidente Spada di sentirsi animati dalla stessa enorme passione della famiglia Galimberti. Un aspetto che si riflette nella cura di ogni minimo dettaglio e nella grande qualità dei prodotti che, insieme alla collaborazione con i più riconosciuti designer, hanno reso Flexform famosa a livello internazionale. Un esempio su tutti “Groundpiece”, divano disegnato da Antonio Citterio nel 2001, che ha rivoluzionato il concetto stesso di divano introducendo diverse soluzioni innovative.
Il valore aggiunto dell’industria manifatturiera di Monza e Brianza contribuisce al 27% dell’economia provinciale, frutto dell’attività di 8.800 imprese. E nel manifatturiero, la specializzazione che più contraddistingue il territorio è il legno-arredo e all’interno di questa il settore dei mobili, da solo, rappresenta il 18% delle unità locali, il 12% degli addetti e il 9% dell’export provinciale.
Sul territorio è elevata anche la concentrazione di aziende nei settori della meccatronica, che spazia dai prodotti in metallo alla meccanica, dall’elettronica alle apparecchiature elettriche, fino all’automotive.
Ed è nel settore automobilistico che opera Brugola OEB Industriale S.p.A., azienda leader nella produzione di fasteners per applicazioni critiche, nella quale il Presidente Alessandro Spada ha proseguito la sua visita sul territorio. Brugola è il nome di una famiglia con più di 90 anni di storia e di successi alle spalle e oltre 800 tipi diversi di viti prodotte solo nello stabilimento di Lissone. Qui il Presidente Spada ha incontrato Jody Brugola, Presidente di Brugola OEB Industriale S.p.A. e terza generazione a capo dell’impresa, che lo ha accompagnato nella visita del settore produzione. Uno spazio vivo, che si caratterizza dal “rumore” dei macchinari in funzione, dalla bellezza e precisione di modernissimi robot e dal lavoro degli operai che, ognuno con funzioni diverse, contribuisce alla realizzazione di circa 8 milioni di viti al giorno. È questo il luogo nel quale prende forma la brugola, quella vite che ha rivoluzionato l’industria italiana e che oggi rappresenta senza dubbio uno dei simboli più celebri del Made in Italy nel mondo: un prodotto di altissima qualità e con un sofisticato contenuto tecnologico, due requisiti che rendono evidente la forte spinta innovativa che muove da sempre l’attività di Brugola OEB. Una caratteristica - racconta Jody Brugola al Presidente Spada - molto apprezzata all’estero dove l’azienda vende la totalità dei propri prodotti alle principali case automobilistiche, restando al passo e spesso anticipando le tecnologie richieste dal mercato. Ed è proprio per avvicinarsi maggiormente ad alcuni importanti clienti che, nel 2015, Jody Brugola ha aperto un nuovo stabilimento a Detroit, negli Stati Uniti d’America, coronando il sogno del padre Giannantonio e portando in giro per il mondo una storia di eccellenza italiana.
“È su questo orgoglio imprenditoriale “tutto italiano” – ha concluso Alessandro Spada, Presidente Assolombarda – che dobbiamo costruire il nostro domani, rilanciando le nostre imprese e il lavoro e tornando a volare nei mercati globali”.
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