Assolombarda e AHK Italien: “Rafforzare la competitività europea attraverso le relazioni economiche consolidate tra i due Paesi e il ruolo delle regioni a vocazione industriale” Comunicato stampa

Assolombarda e AHK Italien: “Rafforzare la competitività europea attraverso le relazioni economiche consolidate tra i due Paesi e il ruolo delle regioni a vocazione industriale”

German Talk 2025 - Italia e Germania: partner nella trasformazione delle industrie chiave. L’incontro è stato promosso dall’Associazione e dalla Camera di Commercio Italo-Germanica di Milano per condividere le più significative sfide e opportunità legate ai principali settori industriali che impattato sulle relazioni tra Italia e Germania.

Milano, 19 marzo 2025 - Si è tenuto, oggi, nella sede di Assolombarda il “German Talk 2025” sul tema “Italia e Germania: partner nella trasformazione delle industrie chiave”. Un incontro promosso dall’Associazione e dalla Camera di Commercio Italo-Germanica di Milano (AHK Italien) nell’ottica di condividere le più significative sfide e opportunità legate ai principali settori industriali che impattano sulle relazioni commerciali tra Italia e Germania. L’obiettivo delle due organizzazioni promotrici è quello di favorire una sempre più proficua cooperazione bilaterale, capace di rafforzare la competitività europea attraverso l’alleanza consolidata tra i due Paesi. 

L’evento, moderato dal Consigliere Delegato AHK Italien, Jörg Buck, ha riunito rappresentanti di aziende italiane e tedesche, che si sono soffermate, nell’occasione, su come insieme le imprese che operano nei rispettivi Paesi possono, oggi, affrontare le sfide contemporanee dell’economia. All’assise - oltre al Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, alla Presidente AHK-Camera di Commercio Italo Germanica di Milano, Monica Poggio, ai Vicepresidenti di Assolombarda Veronica Squinzi e Diego Andreis - è intervenuta anche la Console Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano, Susanne Welter.

“L’Italia e in particolare il nostro territorio sono profondamente legati alla Germania non solo da relazioni economiche e industriali consolidate, ma anche da una frequentazione plurisecolare e una cultura - orientata a manifattura e industria - molto vicina - ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Se ci sono territori che più di altri possono spingere per andare oltre nel processo di integrazione europea, cercando di vincere resistenze e contrarietà, siamo proprio noi. L’Europa, infatti, dovrà agire come se fosse un solo Stato. Perché questo accada è fondamentale garantire una decarbonizzazione competitiva secondo il principio della neutralità tecnologica e della gradualità; fare ricorso al debito comune europeo sulle partite strategiche di energia, difesa, infrastrutture e innovazione; favorire aggregazioni con spalle larghe abbastanza da affrontare la competizione globale liberandoci delle diffidenze politiche interne all’Unione e delle resistenze anche a livello nazionale”.

«Veniamo da due anni di rallentamento, caratterizzati da condizioni sfidanti, ma ancora una volta i dati annuali sul commercio italo-tedesco dimostrano la tenuta e la strutturalità dei rapporti economici tra i nostri due rapporti, con un calo contenuto (-4%) che, osservando diversi indicatori e stime macroeconomiche che si sono susseguite nel 2024, rischiava di essere molto più importante», ha spiegato Jörg Buck. «L’anno appena trascorso è stato estremamente delicato per l’economia tedesca, e sul piano commerciale l’Italia è legata a doppio filo alla Germania. Piuttosto che dipendenza, quello che osserviamo sono solidità e interdipendenza: a legare i nostri due Paesi è un rapporto sinergico, di co-produzione, che si dimostra saldo anche nelle fasi di difficoltà congiunturale e che, dopo la pandemia, si è sempre attestato su livelli di performance senza precedenti».

Le relazioni tra Italia e Germania sono evidenziate dai dati illustrati nel corso dell’incontro. In base alle ultime evidenze, infatti, le imprese a controllo italiano che operano in Germania sono 1.873. Rappresentano il 7,3% delle realtà a controllo italiano all’estero, si avvalgono di 119.262 addetti e producono 65 miliardi circa di fatturato. Un trend significativo che si conferma anche a parti invertite: le imprese a controllo tedesco che operano in Italia, infatti, sono oltre 1.700 e rendono la Germania il primo Paese per numero di imprese controllate nella penisola.

A livello commerciale, nel 2024 l’interscambio italo-tedesco ha prodotto il terzo risultato più alto di sempre: 156 miliardi, in calo del 4% rispetto al 2023. Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo cruciale rivestito, nella cornice dell’interscambio tra i due Paesi, da tre delle principali regioni europee in termini di valore aggiunto industriale: Lombardia, Baviera e Baden-Württemberg.

Si tratta, del resto, di territori che, grazie alle rispettive performance, animano l’economica europea. La Lombardia, d’altra parte, vale oggi il 22% del PIL italiano, il 26% dell’export nazionale e il 32% delle domande italiane di brevetto presentate all’European Patent Office; la Baviera  dal canto suo, produce il 19% del PIL tedesco, rappresenta il 15% dell’export del Paese e il 27% delle domande tedesche di brevetto presentate all’European Patent Office; il Baden Wuttemberg, infine, contribuire con il 15% al PIL tedesco, produce il 15% dell’export nazionale e il 22% delle domande tedesche di brevetto presentate all’European Patent Office.

I tre territori, insieme, rappresentano il 68% delle attività commerciali tra i due Paesi, pari a oltre 107 miliardi di euro. Seppur in lieve calo, il valore di interscambio della sola Lombardia per la Germania continua a superare la soglia dei 50 miliardi: nessun altro territorio si è mai anche solo avvicinato a questo trend nell’ambito del commercio bilaterale tra i due Pasi. In riferimento ai settori chiave, chimica di base, mezzi di trasporto e siderurgia costituiscono metà dell’interscambio tra Lombardia e Germania. Prendendo in esame i tre territori, inoltre, si osserva una corrispondenza tra i principali settori coinvolti negli scambi bilaterali: esattamente come avviene se si considerano Italia e Germania nel loro complesso, i settori-chiave dell’interscambio nell’uno e nell’altro Paese sono sovrapponibili e indicativi pertanto di un rapporto profondo di co-produzione e di generazione congiunta del valore.