Autotrasporto: fermo nazionale dei servizi di autotrasporto dal 30 ottobre al 3 novembre
2 ottobre 2006
Le associazioni di categoria (1) che rappresentano le imprese di autotrasporto hanno deciso di proclamare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto dal 30 ottobre al 3 novembre.
La decisione è stata adottata per i motivi seguenti:
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mancata attuazione degli impegni che il Governo ha presi con le Associazioni di categoria (2) sulle misure di compensazione dei costi, previste nella legge finanziaria per il 2006 e da prevedere nella legge finanziaria per il 2007;
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richiesta di avviare immediatamente la verifica sull'attuazione e sugli effetti della riforma di settore;
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apertura di un tavolo di confronto per definire le misure necessarie alla crescita strutturale delle imprese.
Prima della proclamazione del fermo, il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, aveva inviato una lettera alle associazioni di categoria nella quale confermava l'impegno del Governo a rispettare gli impegni presi, con riferimento particolare all'utilizzazione dei 120 milioni di euro che la legge finanziaria per il 2006 (3) ha stanziato per compensare il costo del lavoro a carico delle imprese di autotrasporto, sotto forma di esonero dei datori di lavoro dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali del 2005, relativi ai dipendenti con qualifica di autisti di livello 3° e 3° super, nel limite di 20 ore mensili individuali di orario ordinario.
Problemi di compatibilità dell'agevolazione con la normativa comunitaria in tema di aiuti di stato hanno impedito l'adozione del provvedimento ed indotto Governo ed associazioni di categoria a concordare un impiego diverso dei fondi già stanziati, che recentemente si è deciso di utilizzare per ridurre ulteriormente i premi INAIL ed assicurare così alle imprese di autotrasporto un beneficio equivalente a quello ritenuto incompatibile con la normativa europea.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento sugli sconti per le imprese, ma ha rimandato l'erogazione delle risorse alla prossima legge di bilancio. Nella lettera inviata alle associazioni di categoria, il Ministro ha affermato il suo intendimento di "promuovere l'adozione del provvedimento d'urgenza nel più breve tempo possibile".
Le associazioni di categoria hanno giudicato positivamente il contenuto della lettera ma hanno deciso di dare un termine preciso al Governo, entro il quale ricevere risposte concrete sulle questioni che hanno determinato la proclamazione del fermo nazionale.
Riferimenti e collegamenti
1. Agci, Ancst/Legacoop, Anita, Cuna, Fiap/M, Fita/Cna.
2. Protocollo d'intesa 17 novembre 2005 ed accordi successivi.
3. Legge 266/2005, articolo 1, comma 107.
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