Carta Europea degli aiuti a finalità regionale
Intervista NICOLA DE CARDENAS alla Provincia Pavese
La Commissione Europea ha inserito diversi comuni Pavesi nella Carta degli aiuti a finalità regionale. Cosa ne pensano gli industriali?
Consideriamo la decisione della Commissione Europea, di inserire diversi comuni della nostra Provincia fra quelli della Carta degli aiuti a finalità regionale, un vero successo. Un successo per Assolombarda, che è stata ideatrice e prima promotrice di un percorso che si è via via consolidato grazie al lavoro e all’impegno di Regione Lombardia e dell’Assessore Guido Guidesi, che ringrazio, anche a livello nazionale e poi europeo. Un successo per il territorio, perché vuol dire che la nostra voce si è fatta sentire anche a Bruxelles, un successo per le future imprese che vorranno investire nel territorio provinciale. La Carta Europea sugli aiuti a finalità regionale era inserita tra i principali cantieri operativi del Piano Strategico per Pavia che Assolombarda ha elaborato per il nostro territorio. Noi ci abbiamo fortemente creduto, ci abbiamo lavorato anche quando qualcuno era scettico, e ora c’è il risultato. La direttiva della Commissione inserisce, per la prima volta, nell’elenco dei territori che possono garantire sviluppo e impresa, anche una parte molto importante della nostra Provincia.
La Carta individua le aree, in Europa, con particolari difficoltà, legate a condizioni strutturali e a metriche anche occupazionali e di prospettiva. Siamo formalmente un territorio svantaggiato?
No. L’introduzione di diversi comuni Pavesi nella carta europea, attesta semplicemente la forte necessità di un riequilibrio tra aree circostanti. Ricordiamoci che la distanza tra Milano e Pavia, in termini di valore aggiunto pro-capite è la maggiore tra tutte le province confinanti, a livello nazionale. E’ proprio l’inserimento in questa Carta una delle precondizioni per impostare un percorso di rinascita e di ripresa. Su queste aree e in questi Comuni sarà possibile prevedere misure pubbliche di sostegno alle imprese e provvedimenti di politica industriale territoriale che attraggano nuova impresa, grazie a benefici di intensità maggiore rispetto ad altre aree. Di per sé, la Carta, è la condizione abilitante affinché si possa in futuro fare qualcosa proprio dove più serve.
Cosa vuol dire concretamente per le imprese?
Vuol dire che ora si intensifica il confronto con Regione Lombardia, per individuare, insieme alle imprese, possibilità di stimolo e di aiuto e, nello stesso momento, attivare processi di attrattività e innovazione che permettano l’insediamento e l’attrazione di nuove aziende. Ricordiamo che la politica di incentivi ha tra i destinatari anche le grandi imprese. Non era possibile includere nella Carta degli aiuti tutti i comuni della Provincia, per ragioni legate alle metriche utilizzate, che considerano anche la dimensionalità e la popolazione residente. Ma non abbiamo dubbi che, il fatto di avere in Provincia un numero così alto di aree in cui è possibile accelerare con politiche territoriali mirate e forti, possa dare beneficio a tutto il sistema industriale e produttivo Pavese.
Comuni presenti nella lista:
Albuzzano; Borgo San Siro; Carbonara Al Ticino; Casteggio; Certosa Di Pavia; Cervesina; Corteolona e Genzone; Cura Carpignano; Dorno; Filighera; Giussago; Marcignago; Montebello Della Battaglia; Parona; San Genesio ed Uniti; Sant'Alessio con Vialone; Torre d'Isola; Trivolzio; Vigevano; Villanova d'Ardenghi; Voghera; Zeccone; Zerbolò; Zinasco.
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