Nuova normativa pacchetti turistici 2015

Comunicazione della commissione al parlamento europeo a norma dell’art.294, paragrafo 6, del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea riguardante la posizione del Consiglio ai fini dell’adozione di una direttiva del parlamento europeo e del Consiglio relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, che modifica il regolamento (CE) n.2006/2204 e la direttiva 2011/83/UE e che abroga la direttiva 90/314/CEE del Consiglio.

La nuova Direttiva del Parlamento europeo relativa ai pacchetti turistici ed ai servizi turistici collegati approvata lo scorso 27 ottobre riporta molte novità a tutela dei consumatori e introduce un alto livello di armonizzazione per un diritto europeo uniforme dei viaggiatori, acquirenti di pacchetto.

La normativa segna l’inizio di una nuova era per le regole del comparto e si muove su un ambito che riguarda 120 mln di pacchetti, che genera il 5,2% dell’occupazione europea e il 10% del Pil. E’ una direttiva corposa, tecnica ed innovativa, che l’Europa ha voluto riscrivere considerando l’evoluzione del mercato e la necessità di un riavvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri.

La nuova normativa sui pacchetti di viaggio è destinata a diventare operativa entro due anni e mezzo. Gli Stati membri, infatti, dispongono di ventiquattro mesi per recepire le nuove norme e di ulteriori 6 mesi per rendere applicabili.

Cosa cambia nel turismo

Punto principale della nuova normativa sui pacchetti turistici, l’equiparazione del pacchetto acquistato online "con la formula del tutto compreso - si legge nel comunicato stampa dell’europarlamento - o tramite pagine web collegate, che includono almeno un volo e un hotel o un autonoleggio" a quello comprato in agenzia. In pratica, ora chi offre servizi online dovrà fornire le stesse garanzie di chi vende in un negozio fisico. Cade dunque una barriera tra web e agenzie di viaggi. Con possibili ripercussioni sui prezzi. Qui tutti i dettagli su quanto previsto dalla nuova normativa appena approvata da Strasburgo.

Annullamenti e rimborsi

Il testo approvato dall’europarlamento, però, cambia anche le carte in tavola per quanto riguarda cancellazioni e responsabilità. Diversi i punti che potrebbero far discutere le aziende del settore, a partire dalla norma che prevede l’obbligo da parte dell’organizzatore del viaggio di fornire ai viaggiatori "orari indicativi per la partenza e per il ritorno, nonché l’indicazione della natura di eventuali costi aggiuntivi", si legge ancora nel comunicato stampa. Oltre a questo, l’organizzatore dovrà anche precisare agli acquirenti "che stanno acquistando un pacchetto e informarli dei loro diritti e di chi è responsabile in caso di problemi".

Giro di vite anche sulle cancellazioni: il testo prevede che il viaggiatore possa annullare il viaggio e ricevere il rimborso di quanto versato nel caso in cui il prezzo aumenti dell’8 per cento o più. In pratica, viene imposta una sforbiciata ad adeguamenti valutari e fuel surcharge. Ma il cliente avrà il diritto a cancellazione e rimborso anche in caso di "disastri naturali o attacchi terroristici" che dovessero riguardare il luogo di destinazione.

Contatti

Segreteria Gruppo Turismo, tel. 0258370.342, fax 0258370490, e-mail gruppi@assolombarda.it.

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