L'intesa tra Regione e Ministero azzera il digital divide

Confermato lo stanziamento per la diffusione della banda larga nei 350 Comuni lombardi.

Pronto a partire l'ultimo intervento del piano di azzeramento del digital divide. E' infatti ufficiale la disponibilità di 20 milioni di euro (10 del Ministero dello Sviluppo economico e 10 della Regione Lombardia), con cui sarà possibile completare la diffusione della banda larga anche nei 350 Comuni lombardi, nei quali ci sono ancora aree non coperte, a beneficio di quel 3,5 per cento circa di popolazione che ancora non ha internet veloce. Lo annuncia il presidente della Regione, che fa sapere di aver confermato al ministro lo stanziamento dei 10 milioni di euro del bilancio regionale necessari per sbloccare anche i fondi dello Stato.

 

DAL 2010 DIGITAL DIVIDE RIDOTTO DEL 7 PER CENTO

"Questo ennesimo sforzo economico in un momento di grandi ristrettezze - ha spiegato il presidente - conferma il nostro impegno di realizzare un contesto sempre più dinamico e competitivo, in cui sia più facile lavorare, produrre e insediare attività ad alto contenuto di innovazione. Occorre creare un circolo virtuoso di sviluppo che coniughi innovazione e imprenditorialità. Da qui nasce e si sviluppa la competitività. Nel 2010, quando abbiamo iniziato a spingere con forza in questa direzione, partivamo con una copertura della popolazione pari a circa il 93 per cento. Oggi, dunque, possiamo dire che abbiamo fatto davvero tanta strada".

 

LE ZONE INTERESSATE

"In pratica ci proponiamo di intervenire su quelle zone che dovrebbero già esser coperte dalla banda larga - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Energia e Reti - ma che, per motivi tecnici o logistici o di tecnologie ormai vetuste, non possono accedere a Internet veloce. Spesso si tratta di zone anche in grandi città e non solo in aree montane o difficilmente accessibili".

 

L'INTERVENTO

La proposta prevede l'intervento congiunto di Regione Lombardia con Infratel Italia spa - Infrastrutture e Telecomunicazioni per l'Italia - società di scopo del Mise, quale stazione appaltante. La rete che sarà realizzata, di proprietà pubblica (50 per cento Regione Lombardia e 50 per cento Infratel), sarà data in concessione e uso al mercato secondo criteri di equità, trasparenza e non discriminazione. "Se il grosso del lavoro lo abbiamo già fatto con altri progetti che hanno consentito una grandissima diffusione della banda larga, come ad esempio l'accordo da 100 milioni di euro con Telecom, - ha aggiunto l'assessore - in questo caso portiamo avanti un importante lavoro di rifinitura, andando ad annullare - tramite la posa di nuova fibra - quelle zone d'ombra che, a volte, ancora coprono parte di quartieri, condomini o unità abitative a causa di centrali sature, linee troppo lunghe o tecnologie ormai troppo datate. Un risultato avveniristico e di grande importanza". "Si tratta - ha detto ancora l'assessore - di un intervento per favorire l'uguaglianza sostanziale, così come richiamata dalla nostra Costituzione".

 

"C'è grande voglia di contrastare l'involuzione e l'ombra pessimista di scarsa crescita - ha concluso il presidente - che tutti oggi continuano a rimarcare con forza. Dobbiamo puntare a innovare, perché l'innovazione è il vero motore di crescita".

 

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