Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital 2023

Le startup e PMI innovative italiane e il fenomeno del Corporate Venture Capital

Il Corporate Venture Capital (CVC) è sempre più al centro delle strategie di innovazione delle aziende e rappresenta un mezzo di finanziamento di crescente importanza per le startup. Con il termine CVC, ci si riferisce in particolare a investimenti sotto forma di capitale (“equity”) da parte di imprese mature e consolidate (“corporate”) indirizzati verso imprese giovani e rischiose (“venture”), che tipicamente generano innovazione. Questo strumento fa parte delle cosiddette strategie di Open Innovation e si distingue dalle altre tipologie di investimento per i suoi obiettivi che vanno al di là di un ritorno puramente finanziario: da un lato, le imprese Corporate creano un ecosistema favorevole all’innovazione, anche all’esterno della propria struttura aziendale; dall’altro, le imprese innovative beneficiano del know-how di imprese più mature, oltre che del loro sostegno in termini di capitali.

L’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital, giunto alla sua ottava edizione, analizza entrambi gli attori. Da un lato, esamina le startup e le PMI innovative, la loro crescita negli ultimi anni, quante di esse hanno scelto il Corporate Venture Capital e quali sono le loro performance economiche. Dall’altro, studia gli investitori Corporate, le loro caratteristiche e in quali settori decidono di investire.

Le 10 evidenze principali:

1. Nel 2023 si arresta per la prima volta la crescita del numero di startup e PMI innovative in Italia: sono circa 16,5 mila le imprese innovative, in calo del -3,5% rispetto al 2022, e con un fatturato complessivo di 10,3 miliardi di euro. In Italia operano oltre 16,5 mila startup e PMI innovative, che contano più di 128 mila quote di partecipazione e quasi 83 mila soci. Il fenomeno segna per la prima volta dal 2013 una battuta d’arresto, principalmente a causa di un minor numero di startup: rispetto al 2022, si contano 840 startup in meno, mentre le PMI innovative crescono di 241 unità. Trainati dalle PMI, il numero di soci e le quote di partecipazione crescono rispettivamente del +1,3% e +3,7%. Nell’anno di esercizio 2022, le 16,5 mila imprese hanno prodotto 10,3 miliardi di euro di ricavi, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (-0,3%).

2. Quasi un terzo delle startup e PMI innovative è partecipato da Corporate Venture Capital, per un totale di 5,3 mila imprese che generano 4,7 miliardi di euro di ricavi (il 45,6% del totale). Il 32% delle 16,5 mila startup e PMI innovative è partecipato da soci CVC, così come il 20,3% delle quote totali e il 16,6% dei soci. Si tratta di 5,3 mila imprese, che insieme generano 4,7 miliardi di euro, pari al 45,6% dei ricavi totali delle startup e PMI innovative italiane (l’incidenza più elevata tra le categorie di investitori). Rispetto al 2022, aumenta il peso delle partecipazioni di investitori specializzati, mentre si osserva un’importante diminuzione nelle startup e PMI partecipate da persone fisiche e ditte individuali (Family & Friends), che scendono di 667 unità.

3. Le startup e PMI partecipate da CVC diminuiscono in numero, anche se meno rispetto al totale (-0,9% vs -3,5%), ma crescono in termini di valore della produzione (+3,2%). Nel 2023 i soci e le quote di startup e PMI innovative partecipate da CVC sono aumentati rispettivamente del +5,3% e del +8,6%, tassi di crescita superiori al totale. Ancor più significativo il differenziale in termini di ricavi: a fronte di un calo del -0,3% nel valore totale della produzione delle startup e PMI innovative, quelle finanziate da CVC registrano un aumento annuo dei loro ricavi del +3,2%.

4. Le performance economiche delle startup e PMI partecipate da CVC sono in crescita nell’anno di esercizio 2022 sia in termini di valore della produzione che di valore aggiunto mediani. Il valore della produzione mediano delle startup e PMI innovative partecipate da CVC supera i 100 mila euro nel 2022, in crescita del +13,4%. E’ in forte aumento anche il valore aggiunto mediano (+16,5%), che spicca rispetto alle realtà innovative con altri tipi di partecipazione (tutte stabili o in calo in termini di valore aggiunto). Si riduce, invece, la percentuale di startup e PMI CVC con margine operativo lordo (MOL) positivo, che passa dal 54% al 50%: si tratta di una dinamica comune a tutte le startup e PMI innovative.

5. I Corporate Venture Capitalist italiani si confermano prevalentemente società di piccole dimensioni (il 64,7% ha meno di 10 addetti) e per buona parte appartenenti ai servizi non finanziari (41,3%). Gli investitori di origine Corporate sono principalmente società con meno di 10 addetti (il 64,7% del totale investitori CVC), le quali rappresentano il 69,1% del capitale sociale totale detenuto da Corporate in startup e PMI innovative. Inoltre, operano nei servizi non finanziari per il 41,3%, nei servizi finanziari (incluse le holding d’impresa) per il 18,7%, nei servizi informatici per l’11,8% e nell’industria per il 10,2%. I soci Corporate investono principalmente in startup e PMI innovative operanti nei settori “software e informatica”, ma non solo; quelli appartenenti all’industria, infatti, differenziano maggiormente le loro partecipazioni investendo per il 29,6% nel settore “software”, per il 28,4% nei settori industriali e per oltre un quinto (22,0%) nel settore ricerca e sviluppo.

6. A livello geografico, il 47,1% dei soci CVC si concentra nel Nord-Ovest, mentre la localizzazione di startup e PMI innovative è più diffusa. Quasi la metà (47,1%) dei soci CVC è concentrata nel Nord-Ovest Italia, mentre le startup e PMI innovative sono localizzate in maniera più diffusa su tutto il territorio nazionale. Infatti, oltre al Nord-Ovest (dove si conta il 35,1% delle realtà innovative), si registra una considerevole presenza anche nel Sud e Isole (26,2%), nel Centro (21,2%) e nel Nord-Est (17,5%). Nonostante da questi dati emerga una carenza di potenziali investitori corporate nel Sud e Isole, è interessante notare come questa ripartizione sia l’unica in cui il numero di startup e PMI è cresciuto (seppur di poco) nel 2023, segnando un +0,7% sul 2022.

7. Si mantiene elevato il dinamismo intersettoriale, con la gran parte dei soci CVC che investe in settori diversi dal proprio (81,5%), mentre resta più contenuto il dinamismo interregionale (solo il 30,2% dei CVC investe fuori dalla propria regione). Ben l’81,4% dei soci Corporate ha investito in startup e PMI innovative operanti in settori diversi dal proprio, mentre solo il 30,2% dei soci CVC ha investito in realtà innovative che hanno sede legale in un’altra regione. Il Corporate Venture Capital in Italia, dunque, si presenta come un fenomeno che si relaziona sul territorio in un’ottica di prossimità e nello stesso tempo punta a investire in settori differenti al fine di diversificare le proprie competenze.

8. In Lombardia risiedono 4,6 mila startup e PMI innovative, con una incidenza sul totale italiano del 27,6% in numero e del 35,1% in ricavi. Il 27,6% delle oltre 16,5 mila startup e PMI innovative italiane risiede in Lombardia, percentuale che sale al 35,1% in termini di valore della produzione. A fronte di un calo del -2,5% nel numero di startup e PMI innovative lombarde (-3,5% in Italia), spicca un incremento annuo del +2,5% nel valore della produzione nell’esercizio 2022 (-0,3% in Italia). La maggior parte di queste risiede nella città metropolitana di Milano: si tratta di 3,3 mila startup e PMI innovative, pari a un quinto del totale italiano, che generano 2,8 miliardi di euro di ricavi (27,4% del totale nazionale).

9. l CVC in Lombardia è un fenomeno più diffuso e presenta le performance migliori rispetto agli altri tipi di investitori (in termini di ricavi e valore aggiunto mediani). Delle 4,6 mila startup e PMI innovative lombarde, il 38,8% è partecipato da investitori CVC, una percentuale più alta rispetto a quella italiana (32,0%). In termini di valore della produzione, le startup e PMI lombarde partecipate da CVC hanno prodotto quasi la metà (47,4%) del totale regionale, contro il 45,6% a livello italiano. Il peso di CVC, e anche di investitori specializzati, è ancora più pronunciato nella città metropolitana di Milano. Sotto il profilo delle performance economiche, in Lombardia il valore della produzione e il valore aggiunto mediani delle imprese partecipate da CVC crescono rispettivamente del +5,7% e +16,5%: entrambi questi valori rappresentano i tassi di crescita maggiori in regione (rispetto a startup e PMI con altri tipi di investitori).

10. I soci Corporate lombardi investono principalmente all’interno della regione. Le caratteristiche dei soci Corporate lombardi sono simili a quelle evidenziate dai dati nazionali: sono soprattutto società di piccole dimensioni appartenenti ai servizi non finanziari, ma anche holding di impresa e investono principalmente nei settori “software”. Rispetto alla dinamicità interregionale, si registra un incremento nella percentuale di soci lombardi che investono fuori dalla propria regione: questa sale dal 20% al 25%, ma resta più bassa rispetto al 30,2% della media italiana, sintomo che in Lombardia permane un ecosistema solido che “trattiene” gli investimenti.

Per maggiori approfondimenti e per le edizioni precedenti dell'Osservatorio, si invia al seguente link: https://osservatorio-openinnovation.it/. 

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