L'economia della Lombardia (giugno 2019)

Rapporto annuale redatto dalla sede di Milano della Banca d'Italia.

Banca d’Italia: nel 2018 crescita per la Lombardia ma in rallentamento rispetto al 2017

Nel 2018 la produzione industriale lombarda ha rallentato la crescita

Nel 2018 la produzione manifatturiera lombarda è cresciuta ancora (+3,0%) ma ha decelerato rispetto al 2017 (+3,7%). Nello specifico, l’attività produttiva è aumentata in maniera sostenuta nel primo trimestre 2018, si è contratta nel secondo e nel terzo, per poi recuperare nel quarto. Nel 2018 tutte le classi dimensionali di impresa sono cresciute a tassi similari. A livello di settori, meccanica e minerali non metalliferi hanno registrato incrementi superiori alla media, mentre calzature e abbigliamento hanno visto un calo.
Tra gennaio e marzo 2019 la produzione è tornata ad indebolirsi.

immagine 1 - prod industriale

Nel 2018, rispetto al 2017, si è dimezzata la crescita del fatturato delle imprese manifatturiere (+0,9% vs +2,1% a prezzi costanti), a causa di un rallentamento della domanda e di una battuta d’arresto degli ordinativi sia nazionali sia dall’estero. Secondo le indagini di Banca d’Italia, le previsioni sul 2019 sono di un’ulteriore diminuzione. È cresciuto, ma a un ritmo inferiore rispetto al 2017, anche il fatturato dei servizi non finanziari (+1,2% vs +2,2% a prezzi costanti). 

Gli investimenti hanno accelerato, soprattutto in tecnologie 4.0, anche grazie agli incentivi fiscali
Nel 2018 la dinamica degli investimenti ha accelerato rispetto al 2017: le imprese industriali lombarde potrebbero aver anticipato in parte i programmi di investimento, anche per usufruire delle agevolazioni fiscali ridimensionate per il 2019. Tra le agevolazioni, il super-ammortamento è stato il più utilizzato (dal 55% delle imprese), seguito dall’iper-ammortamento (usufruito da circa il 33%). Gli investimenti sono stati soprattutto in tecnologie digitali, automazione ed interconnessione.

Le esportazioni hanno continuato a crescere; limitati gli impatti della Brexit
Nel 2018 in Lombardia le esportazioni sono cresciute del +5,2%, in rallentamento rispetto al 2017 (+7,9%). Quasi tutti i settori manifatturieri sono aumentati, soprattutto metalmeccanica, farmaceutica, chimica e gomma-plastica. Fanno eccezione alimentare, e minerali che hanno registrato un segno meno.
Le esportazioni sono aumentate sia verso i Paesi Ue sia extra Ue. Tra i Paesi dell’Unione, le vendite sono diminuite solo verso il Regno Unito. Nel 2018 il peso del Regno Unito sul totale delle esportazioni lombarde è sceso al 4,1% (era 4,6% nella media 2015-2017) ed è inferiore rispetto alla media italiana: la Lombardia è quindi complessivamente poco esposta al mercato britannico. Le esportazioni lombarde verso il Regno Unito si concentrano nei macchinari e materiali da trasporto, nei manufatti ottenuti dalla lavorazione di materie prime e nei prodotti chimico-farmaceutici.
In caso di mancato accordo con l’Ue, se il Regno Unito applicasse la tariffa esterna della Ue l’incidenza della protezione tariffaria sul totale delle esportazioni lombarde sarebbe stimabile intorno al 4,6%. Tuttavia, il Governo britannico ha espresso di voler applicare (almeno temporaneamente), dazi e limitazioni quantitative alle importazioni solo su alcuni prodotti dei gruppi merceologici alimentari, bevande, oli, prodotti chimici, manufatti e veicoli. In tal caso l’incidenza della protezione tariffaria sul totale delle esportazioni regionali scenderebbe intorno all’1%.

Tra il 2014 ed il 2018 l’economia lombarda ha registrato migliori performance dell’Italia e significativi cambiamenti nella struttura produttiva

Tra il 2014 e il 2018 l’andamento del PIL lombardo è sempre stato migliore rispetto alla media del Paese, senza però recuperare il divario di crescita cumulato con la Ue. L’originale indice Regiocoin-Lombardia di Banca d’Italia, che sintetizza numerosi indicatori a livello regionale per cogliere l’andamento dell’attività economica in tempo reale, conferma il rallentamento del 2018. 

immagine 2 - andamento PIL

Alla migliore performance lombarda rispetto alla media nazionale hanno contribuito superiori tassi di crescita della produttività del lavoro e dell’occupazione. Infatti, nel 2018 la produttività del lavoro lombarda (misurata come valore aggiunto per unità di lavoro equivalente) risultava più alta del 20% rispetto a quella italiana nei principali comparti produttivi.

immagine 3 - valore aggiunto per ULA

Come nel resto del Paese, l’incremento di produttività tra il 2014 e il 2018 è stato stimolato dalla crescita della manifattura (+6,0% in Lombardia e +5,4% in Italia). Nei servizi, invece, la produttività regionale è aumentata del +0,5%, a fronte di un -0,2% nella media nazionale.

Con riferimento alla demografia di impresa, nel decennio 2008‑2018 il numero di aziende in Lombardia è diminuito in concomitanza con le fasi di crisi, per poi tornare a crescere con il rafforzarsi della ripresa ed attestarsi a fine 2018 su valori in linea con il 2008. L’uscita dal mercato si è accompagnata anche a cambiamenti della scala produttiva: si è osservato un diffuso ridimensionamento nel settore edile, un aumento dimensionale delle imprese manifatturiere a maggior contenuto tecnologico e nei servizi a più elevata intensità di conoscenza.
Per quanto riguarda la struttura produttiva, in Lombardia la quota di stabilimenti con meno di 10 addetti (94,0%) è inferiore di un punto percentuale al dato italiano. Tutte le classi dimensionali mostrano una produttività maggiore rispetto alla media italiana: in particolare, il divario nella produttività media è particolarmente marcato tra gli stabilimenti più piccoli (circa 25%).

immagine 4 - produttività lavoro

I prestiti bancari alle imprese sono cresciuti moderatamente e la diversificazione delle fonti di finanziamento è aumentata

I prestiti bancari alle imprese sono cresciuti moderatamente nel 2018. Nel primo trimestre 2019 il tasso di variazione è tornato negativo, risultato di un effetto statistico relativo all’aumento dei prestiti nei 12 mesi prima per gli incentivi dell’offerta di credito della BCE.
Nel 2018 il trend si è confermato eterogeneo sia per classi dimensionali di impresa sia per settori. I finanziamenti sono cresciuti per le medie e le grandi imprese, mentre è continuata la flessione per le piccole. A livello settoriale, i prestiti sono aumentati per il manifatturiero e i servizi, mentre è proseguita la contrazione delle costruzioni.

immagine 5 - prestiti alle imprese

Negli ultimi anni le imprese lombarde hanno diversificato le fonti di finanziamento, facendo maggiormente ricorso al mercato dei capitali (+12 nuove quotazioni di società finanziarie con sede in regione nel 2018) e beneficiando anche di alcune agevolazioni all’emissione di strumenti finanziari. Significativo è risultato l’impatto dei PIR (Piani Individuali di Risparmio), che nel 2018 hanno effettuato investimenti in aziende lombarde per 2,6 miliardi di euro. Inoltre, si è registrata un’accelerazione dell’apporto di capitale di rischio nelle imprese da parte di investitori specializzati nel private equity. 

Il report completo è disponibile al seguente link: report completo.

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