Indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI) - 2024

Report della Commissione europea

Nel 2023 l'Italia compie progressi nell'ambito dell’e-health e delle infrastrutture digitali ad alta velocità, e mantiene un buon posizionamento in termini di digitalizzazione delle imprese. Al contempo, permangono sfide particolarmente importanti per quanto riguarda le competenze digitali della popolazione, l’adozione di nuove tecnologie (come l’IA) nelle aziende, la capacità delle start-up di diventare ‘unicorns’ e la presenza di specialisti nelle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT).

Il DESI 2024, un meccanismo di monitoraggio per il Digital Decade 2030

L’indice DESI1 di digitalizzazione dell’economia e della società consiste in un cruscotto di 36 indicatori volti a fornire un quadro multidimensionale e dettagliato dei progressi compiuti in questo ambito dai Paesi europei. A partire dal 20232, il monitoraggio si inserisce all’interno del programma politico comunitario Digital Decade 2030 per il raggiungimento di obiettivi e traguardi comuni di trasformazione digitale3. Gli indicatori sono quindi raggruppati in 4 dimensioni, parallele ai macro-obiettivi europei, e nove sottodimensioni (Tabella 1).

Tabella 1: Dimensioni e sottodimensioni del DESI 2024

tabella1_DESI2024

Fonte: DESI 2024, Nota metodologica, Commissione europea

Dei 36 indicatori del DESI, 15 sono considerati Digital Decade KPIs (di seguito, KPIs), ossia indicatori che secondo il programma europeo monitorano dimensioni di performance chiave per la trasformazione digitale. La Tabella 2 riporta i risultati ottenuti dall’Italia in questi ambiti e li confronta con i dati complessivi dell’Unione europea.

Tabella 2: Risultati di Italia e UE negli indicatori di performance chiave del Digital Decade 2030

tabella2_DESI2024

Nota: il simbolo “-“ indica la non disponibilità del dato. *L’indicatore sulla copertura VHCN e quella FTTP coincidono.
Fonte: DESI 2024 database

Tra punti di forza e di significativi progressi…

Digitalizzazione delle imprese

Tra gli indicatori chiave del Digital Decade, l’Italia emerge per percentuale di PMI con un’intensità digitale almeno di livello base, pari al 60,7% e superiore alla media europea del 57,7%: tra gli Stati membri il nostro Paese rientra infatti nella top10, tra Germania (61,4%) e Spagna (60,5%) e ben sopra la Francia (52,0%). Inoltre, l’Italia è al quarto posto per quota di imprese che utilizza servizi in cloud (55%, Ue al 38,9%).

E-health

Altro aspetto rilevante è l’accesso alle cartelle cliniche elettroniche (e-Health). Su questo fronte l’Italia si colloca al di sopra della media UE, con un punteggio pari a 82,7 su 100 (+10,4 punti dal 71,3 del 2022) a fronte di un 79,1 su 100 europeo. Nella graduatoria con gli altri Stati membri, l’Italia è al quindicesimo posto, subito sotto la Spagna (84,6) e due posizioni sopra la Francia (79,3), mentre la Germania (87,0) rientra nella ‘top 10’.

Tuttavia, guardando alla complessiva disponibilità di servizi pubblici digitali per i cittadini, il risultato ottenuto dall’Italia nel 2023 (68,3) è ancora inferiore alla media UE (79,4), a indicare che in questo ambito sono necessari ulteriori avanzamenti per il raggiungimento degli obiettivi al 2030.

Infrastrutture digitali

Un’ulteriore area che sta registrando notevoli progressi riguarda le infrastrutture digitali. Gli studi della Commissione europea rilevano che in Italia la fibra ottica fino ai locali (FTTP) e le reti fisse ad altissima capacità (VHCN) coprono il 59,2% delle famiglie, valore ancora distante dalle rispettive medie UE (64,0% e 78,8%), ma che delinea un’evoluzione decisamente positiva rispetto all’anno precedente, quando la percentuale si fermava al 53,7%. Nel confronto con gli altri ventisei Stati membri, per quanto riguarda la diffusione del FTTP l’Italia si posiziona 20esima, sotto Spagna (95,2%) e Francia (81,4%) ma sopra la Germania (29,8%), e al 21esimo con riferimento alle reti ad altissima capacità, in questo caso ultima tra i benchmark (stessi valori per Spagna e Francia, Germania al 74,7%).

…e aree di debolezza

Limitata integrazione di nuove tecnologie e difficile scale-up delle imprese

L’Italia è debole per quanto riguarda l’analisi dati, utilizzata soltanto dal 26,6% delle aziende, a fronte di una media europea del 33,2% (17esima posizione nel confronto con gli altri Stati membri). Ancor più bassa è la percentuale di imprese che fanno uso dell’intelligenza artificiale, pari al 5%; è tuttavia necessario sottolineare come questo dato sia notevolmente distante dagli obiettivi del 2030 anche nelle media europea, dove si arriva a un solo di poco più alto 8% (target rispettivamente del 60% per Italia e 75% per Ue).

Inoltre, in ambito business si evidenzia la difficile scalabilità delle imprese: nel 2023, a livello nazionale si contano solo 7 ‘unicorni’, meno del 3% del totale Ue.

Bassa digitalizzazione della popolazione e pochi specialisti ICT

Una delle principali lacune del Paese rimangono le competenze digitali: solo il 45,8% delle persone in Italia possiede almeno un livello base, con criticità che riguardano tutte le fasce d’età e scarsa dinamicità negli anni. Un’incidenza che colloca il Paese sotto la media Ue (55,6%) e 23esima tra gli Stati membri (per confronto, 52,2% in Germania, 59,7% in Francia, 66,2% in Spagna).

Inoltre, il DESI 2024 rileva una quota di specialisti ICT sul totale occupazione ancora piuttosto limitata (4,1%, sotto la media Ue del 4,8% e al 23esimo posto nel confronto con gli altri Paesi), mentre la richiesta di queste competenze da parte delle imprese è in aumento, a indicare il crescente mismatch tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.

Il report completo della Commissione europea è disponibile al link.



Dall’inglese ‘Digital Economy and Society Index’.

Diversamente dalle edizioni precedenti il 2023, non viene più fornito un punteggio complessivo né uno relativo a ciascuna dimensione, ma si monitorano gli avanzamenti nel dettaglio dei singoli indicatori.

Il programma Digital Decade 2030, istituito il 14 dicembre 2022 con la decisione (UE) 2022/2481 del Parlamento europeo e del Consiglio, stabilisce un ciclo di cooperazione annuale che coinvolge la Commissione europea e gli Stati membri per il raggiungimento di obiettivi di trasformazione digitale.

4 Per ‘Edge Node’ si intende un computer che funge da punto di accesso all'interno di una rete o di una configurazione informatica distribuita più grande.

5 Il punteggio di intensità digitale si basa sul conteggio di quante tecnologie (su dodici selezionate nell’ambito del Digital Decade) sono usate dalle imprese. Un livello base di intensità digitale richiede l’utilizzo di almeno quattro tecnologie.

6 Il termine ‘unicorn’ si riferisce a startup che raggiungono la valutazione di 1 miliardo di dollari in un periodo relativamente breve dalla loro fondazione.

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