Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) - 2022

Report della Commissione Europea

Nel DESI 2022 l’Italia si colloca al 18esimo posto su 27 Stati membri dell’Ue. Negli ultimi 5 anni (2017-2022) il punteggio dell’Italia è passato da 28,2 a 49,3 registrando il progresso più consistente tra tutti i paesi Ue, sebbene resti inferiore alla media europea (52,3) e a Spagna (60,8), Francia (53,3) e Germania (52,9). 

In particolare, l’Italia mostra un buon livello di Connettività (rilevanti i progressi nella copertura 5G e banda larga veloce) e un positivo avanzamento nell’Integrazione delle tecnologie digitali (elevata la diffusione di fatturazione elettronica e servizi cloud, ancora deboli l’utilizzo di big data e intelligenza artificiale e la diffusione dell’e-commerce). Tuttavia, in termini di Capitale umano e di Servizi pubblici digitali, l’Italia si pone ancora sotto la media europea: si riscontra infatti un ritardo nelle competenze digitali di base e nei laureati ICT e nell’offerta di servizi pubblici digitali per i cittadini. 

L’Italia è 18esima su 27 Paesi, con un progresso rilevante negli ultimi 5 anni

Nell’edizione 2022 dell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) calcolato dalla Commissione europea, l’Italia si colloca al 18esimo posto fra i 27 Stati membri dell’Ue.
Secondo la Commissione europea, “l'Italia sta guadagnando terreno e, se si considerano i progressi del suo punteggio DESI negli ultimi cinque anni, sta avanzando a ritmi molto sostenuti”. Infatti, l’Italia è il Paese che ha registrato il progresso più consistente dal 2017 al 2022, con un punteggio che è passato da 28,2 a 49,3. Ciò nonostante, il punteggio dell’Italia è ancora inferiore di 3 punti rispetto alla media europea (52,3) e a Spagna (60,8), Francia (53,3) e Germania (52,9).

imm1 - ranking 2022

L’indice DESI è così strutturato:

imm2 - struttura desi

L’Italia risulta ancora con un ritardo sostanziale nel Capitale umano rispetto alla media UE e nei Servizi pubblici digitali. Nelle dimensioni Connettività e Integrazione delle tecnologie digitali, invece, l’Italia è sopra la media europea. 

imm3 - dim desi

Di seguito, il dettaglio per ogni dimensione.

Capitale umano: ritardo nelle competenze digitali di base e nei laureati ICT

Se nel totale DESI l’Italia è 18esima, nella dimensione ‘capitale umano’ rimane 25esima sui 27 Stati membri.
Sul risultato incide in modo particolare il gap nelle competenze digitali di base: solo il 46% della popolazione possiede competenze digitali di base (54% la media Ue). Questo gap si riduce se si considerano le competenze digitali superiori a quelle di base (23% vs 26% in Ue).
Inoltre, l’Italia ha una percentuale molto bassa di laureati nel settore ICT: solo l'1,4 % dei laureati italiani sceglie discipline ICT, rappresentando il dato più basso dell'Ue. Nel mercato del lavoro la percentuale di specialisti ICT è pari al 3,8% dell'occupazione totale, ancora al di sotto della media Ue (4,5%).
Più vicino alla media europea, invece, è il dato relativo la presenza delle donne nel settore digitale: le specialiste ICT rappresentano il 16% del totale, rispetto a una media UE del 19%.

Connettività: forti progressi nella copertura 5G e banda larga veloce

L’Italia è 7ma per ‘connettività’, con un punteggio pari a 61,2, leggermente più elevato della media europea (59,9). I progressi più significativi hanno riguardato la copertura 5G che è passata dall’8% nel 2020 al 99,7% delle zone abitate nel 2021, rispetto a una media Ue del 66%. Sulla copertura della banda larga veloce, l’Italia ha raggiunto il 97%, sopra la media Ue di 7 punti percentuali, mentre la copertura della rete fissa ad altissima capacità è ancora bassa: solo il 44% delle famiglie è coperta (70% la media Ue).

Integrazione delle tecnologie digitali: alta diffusione di fatturazione elettronica e servizi cloud, ancora deboli l’utilizzo di big data e intelligenza artificiale e la diffusione dell’e-commerce

Con riferimento alla digitalizzazione delle imprese, l’Italia sale in ottava posizione con un punteggio pari a 40,7, superiore alla media Ue (36,1).
Il 60% delle PMI italiane ha un livello base di intensità digitale, al di sopra della media Ue pari al 55%. Inoltre, quasi la totalità (95%) delle imprese italiane utilizza la fatturazione elettronica (quasi tre volte più che in Ue, dato al 2020) e più della metà (52%) utilizza servizi cloud (34% a livello Ue). Anche l'uso delle tecnologie digitali per la sostenibilità ambientale è relativamente diffuso nelle imprese italiane (60%), sebbene inferiore alla media UE (66%).
L’Italia rimane tuttavia debole in ambito big data (utilizzati dal 9% delle imprese italiane rispetto a una media Ue del 14%) e intelligenza artificiale (6% vs 8%) e resta sotto la media Ue anche nella diffusione dell’e-commerce (13% delle PMI in Italia vs 18% in Ue).

Servizi pubblici digitali: i servizi pubblici digitali alle imprese sono in linea con il dato Ue, mentre quelli per i cittadini presentano un gap

L’Italia si posiziona 19esima in ambito digitalizzazione della PA, con un punteggio pari a 58,5, sotto la media Ue (67,3).
Nonostante i continui progressi, solo il 40% degli utenti italiani di Internet utilizza i servizi pubblici digitali, un dato ben al di sotto della media UE del 65%.
Si ottengono risultati migliori della media europea in materia di open data, raggiungendo un punteggio del 92% (81% la media Ue), mentre per quanto riguarda la disponibilità di moduli precompilati l’Italia si colloca ancora al di sotto della media europea (con un punteggio di 48 vs 64).
Per quanto riguarda l’offerta di servizi pubblici digitali alle imprese, l’Italia è in linea con il dato Ue, con un punteggio pari a 79 (82 quello Ue). Il divario con la media Ue è, invece, leggermente superiore in relazione all'offerta di servizi pubblici digitali per i cittadini (67 in Italia rispetto a 75 nell'UE).
Tali risultati non riflettono ancora l'impulso che il piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe dare alle iniziative per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e ai suoi servizi.

Il report completo è disponibile al seguente LINK.

Non sei associato e ti servono informazioni?

Contattaci

Azioni sul documento

Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica
[Thomas Edison]
Risparmio

Se stai leggendo questa frase significa che non stai navigando da qualche minuto e questa modalità di risparmio energetico ti permette di consumare meno quando sei inattivo.

Alle volte per fare bene basta un piccolo gesto: perché anche il poco, giorno dopo giorno, diventerà molto.

Fare impresa sostenibile è il nostro impegno di responsabilità:
significa creare valore per le generazioni future, per gli stakeholder e per l’ambiente.

Assolombarda