Booklet Economia: Mercato del lavoro lombardo in chiaro scuro, ancora dinamico ma con squilibri persistenti tra competenze richieste e offerte

La Lombardia rispetto ai benchmark nazionali ed europei. Focus specifici per Milano, Lodi, Monza Brianza, Pavia.

Il rallentamento economico sul finire del 2022 e in questa prima parte di 2023 (+0,6% le stime di crescita del Pil lombardo nell’anno corrente) si accompagnano a una complessiva tenuta del mercato del lavoro.

Infatti, la presenza di una dinamica positiva in termini di occupazione, che come già commentato nel precedente Booklet ci attendiamo prosegua anche nel 2023, è confermata dai numeri delle assunzioni nei primi nove mesi del 2022. Tre gennaio e settembre 2022, la Lombardia registra 1.148.220 nuovi contratti, l’11% in più rispetto allo stesso periodo nel 2019 (maggiore che in Italia dove l’aumento è del +8%) e in espansione del +21% rispetto ai primi nove mesi del 2021. A ulteriore testimonianza della fase favorevole del mercato del lavoro lombardo, la crescita dei contratti a tempo indeterminato avviene ad un ritmo superiore e pari al +29% (+28% in Italia), con una incidenza sul totale dei contratti del periodo che cresce al 23% (17% a livello nazionale).

Al contempo, si registra un aumento anche nelle cessazioni totali, che, confrontate con il periodo di gennaio-settembre 2021, salgono del +27% in Lombardia (da 804.281 a 1.018.739), 4 punti percentuali in più rispetto all’incremento nazionale. All’interno delle cessazioni, crescono considerevolmente le dimissioni volontarie: +26% rispetto al 2021 e +36% rispetto al 2019. Le disaggregazioni disponibili su base nazionale permettono di rilevare che, coerentemente con la ripresa economica sperimentata nel corso del 2022, sono cresciute le ‘transizioni job to job’, ossia sono più brevi i tempi di rioccupazione, e gli spostamenti tra settori, evidenziando così un mercato del lavoro più dinamico e flessibile e che consegue una riallocazione più efficiente delle risorse.

Si tratta di un fenomeno complesso, che si somma a squilibri consolidati tra domanda e offerta di lavoro in termini di ‘mismatch di competenze’: in Lombardia a febbraio 2023 quasi il 45% delle figure ricercate dalle imprese risulta di difficile reperimento, due terzi delle quali per mancanza di candidati.

Il quadro del mercato del lavoro è, in ogni caso, in divenire e da monitorare, anche in conseguenza al rallentamento economico recente: i dati più aggiornati sulla cassa integrazione evidenziano a gennaio 2023 una risalita delle ore autorizzate, che salgono a 6,8 milioni nel mese, recuperando buona parte del calo di dicembre scorso. L’aumento della CIG in Lombardia appare in controtendenza rispetto ai benchmark nazionali: Piemonte ed Emilia-Romagna registrano un’ulteriore discesa mentre in Veneto il monteore autorizzato rimane pressoché invariato. Le province di Milano e Monza sono in linea con la dinamica regionale, registrando quindi un nuovo aumento, mentre Pavia e Lodi registrano un calo delle ore autorizzate.

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