Booklet Economia: fiducia del manifatturiero sui massimi da fine 2018, ma sempre più critico il lavoro per i giovani

La Lombardia rispetto ai benchmark nazionali ed europei. Nel Booklet sono presenti anche quattro focus per Milano, Lodi, Monza Brianza, Pavia.

I dati a consuntivo della produzione manifatturiera lombarda per i primi tre mesi del 2021 confermano l’intonazione positiva che emergeva dagli indicatori di fiducia. Se si considera il gap ancora da colmare rispetto al pre Covid, il recupero dell’industria in Lombardia è più veloce rispetto alla media italiana, ma al momento rimane inferiore alle regioni benchmark d’Europa. Le prospettive si mantengono positive nel breve termine: in aprile prosegue la crescita della fiducia delle imprese manifatturiere del Nord Ovest, con tutti gli indicatori che si posizionano sui massimi da fine 2018. Svolta in positivo e torna sui livelli 2019 anche la fiducia dei servizi, in controtendenza rispetto al quadro italiano dove rimane ben distante dai livelli pre pandemia. Una attenzione particolare in questo numero del Booklet è dedicata al lavoro dei giovani: il forte calo di occupazione nel 2020 si traduce in parte in disoccupazione ma soprattutto ingrossa le fila dei Neet, sommando le conseguenze della pandemia alle criticità precedenti.

Esaminando i numeri, nel primo trimestre 2021 la produzione manifatturiera in Lombardia rimbalza del +8,7% rispetto a un anno fa, scontando però in parte il confronto con l’inizio 2020 quando scoppiò la pandemia. Assumendo come riferimento i livelli medi del 2019, nel primo trimestre 2021 persiste un divario da colmare rispetto al pre Covid del -2,3%: il gap lombardo è più contenuto rispetto a quello italiano, -3,4%, ma superiore al -1,6% del Baden-Württemberg e al -1,2% della Cataluña.

Passando ai dati più recenti e alle prospettive di breve termine, il clima di fiducia del manifatturiero è ancora in aumento ad aprile 2021. Gli ordini continuano a salire, sia sul mercato interno che su quello estero, e le attese di domanda e di produzione per i prossimi tre-quattro mesi rimangono invariate sui massimi da fine 2018. In più, nel Nord Ovest si accumulano le scorte di prodotti finiti nei magazzini, plausibilmente per rispondere alla crescita di domanda prevista.

Anche nei principali paesi europei l’intonazione del manifatturiero è positiva, con l’indice di fiducia in forte incremento in Spagna e Francia e in straordinaria accelerazione in Germania, che registra un nuovo record storico grazie a ordini in sensibile aumento e aspettative di produzione su livelli senza precedenti.

Anche i servizi segnano una marcata risalita della fiducia in aprile, sia nel Nord Ovest sia nei principali Paesi europei. L’indice del Nord-Ovest si porta in prossimità dello zero, trainato soprattutto da previsioni di domanda più favorevoli, supera i livelli di inizio 2020 di 3 punti percentuali e si distanza dall’Italia che, registrando nel mese un aumento solo contenuto, rimane su valori negativi e con un gap rispetto al pre Covid di 12 punti percentuali (appesantito in particolare dai servizi turistici, ancora distanti di -46 punti percentuali rispetto al livello di inizio 2020).

Dopo una sostanziale stazionarietà nei primi tre mesi del 2021, migliora anche la fiducia dei consumatori. Nel Nord Ovest aumenta soprattutto la componente relativa al clima personale più di quella relativa al clima economico del Paese e tra i due indici rimane un ampio divario nei livelli (circa 18 punti percentuali di distanza a favore del clima personale).

Infine, questo numero del Booklet include un focus sui giovani nel mercato del lavoro. Se già i giovani in Lombardia scontavano un preoccupante differenziale nel tasso di occupazione di circa 30 punti percentuali rispetto alle regioni tedesche (21,6% l’occupazione dei 15-24enni lombardi nel 2020, contro oltre il 50% in Bayern e Baden-Württemberg), la crisi pandemica ha provocato un incremento della disoccupazione e della quota di Neet. Il tasso di disoccupazione giovanile in Lombardia, infatti, sale al 19,2% (dal 18,3% nel 2019), circa 15 punti percentuali in più rispetto al 4,8% del Bayern ma altrettanti in meno rispetto al drammatico 34% della Cataluña. Con riferimento ai giovani non occupati e non inseriti in percorsi di istruzione e formazione, in Lombardia nel 2020 l’incidenza sul totale dei 15-24enni balza al 15,7% (dal 12,6% nel 2019), invertendo la faticosa discesa dai picchi toccati a causa della precedente crisi.

La sicurezza sul lavoro

Nel primo trimestre 2021 gli infortuni ‘in occasione di lavoro’ denunciati in Lombardia aumentano, rispetto allo stesso periodo del 2020, a livello di intera economia (+3,0%), mentre rimangono stabili (-0,9%) nella sola industria. Gli infortuni ‘in itinere’ continuano invece a registrare cali accentuati sia nel complesso dell’economia (-30,0%), sia nella sola industria (-32,1%).

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Consulta sul webmagazine Genio&Impresa le infografiche dinamiche tratte dai dati del Booklet Economia. 

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