Che cosa fornisce?

 Il CE espone il risultato economico dell’esercizio attraverso la rappresentazione dei costi e degli oneri sostenuti, nonché dei ricavi e degli altri proventi conseguiti nell’esercizio.

La differenza tra ricavi e costi illustra il risultato economico conseguito dalla società: se positivo è detto utile e, al netto dei dividendi, va ad incrementare il patrimonio netto, se negativo è detto perdita e va a decrementare il patrimonio netto. In particolare, il CE:

  1. individua tutti i fattori che hanno partecipato al ciclo gestionale e costituisce una verifica di come hanno contribuito al risultato d'esercizio le voci dello Stato patrimoniale;
  2. permette d'individuare i risultati parziali di tutte le fasi gestionali di cui si compone l'attività dell'impresa.

Com’è composto?

 Il CE deve essere redatto in forma scalare con un'unica sequenza di componenti positivi e negativi di reddito. Questa struttura consente una migliore valutazione del risultato di esercizio, attraverso una serie di totali parziali, che permettono di tener distinto il risultato della specifica attività della società (utile o perdita della gestione ordinaria), da quello determinato da oneri e proventi di diversa natura (risultato della gestione finanziaria).

Il CE si articola in 4 sezioni scalari:

A.    nella prima, chiamata Valore della Produzione, vanno indicati e sommati:

1.    ricavi delle vendite e delle prestazioni;
2.    variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;
3.    variazione dei lavori in corso su ordinazione;
4.    altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio.

B.    dal totale ottenuto si sottraggono i Costi della Produzione:

6.    per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;
7.    per servizi;
8.    per godimento di beni di terzi;
9.     per il personale: a) salari e stipendi; b) oneri sociali; c) trattamento di fine rapporto; d) trattamento di quiescenza e simili; e) altri costi;
10.  ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali; b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali; c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni; d) svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide;
11.   variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;
12.   accantonamenti per rischi;
13.   altri accantonamenti;
14.   oneri diversi di gestione.

Si viene così a definire il risultato della Gestione Caratteristica.

C.    nella terza sezione vanno iscritti e sommati algebricamente i proventi e gli oneri finanziari:

15.  Proventi da partecipazioni: a) da imprese controllate o collegate e di quelle relativi e a imprese sottoposte al controllo di quest’ultime, b) da altre imprese.
16.  Altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni verso controllate o collegate (finanziamenti a lungo termine) e di quelle da controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ultime, a1) di cui da imprese collegate e  controllate; b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni verso altri (finanziamenti a lungo termine); c) da titoli iscritti nell'attivo circolante; d) Diversi dai precedenti e provenienti da controllate o collegate e di quelle da controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ultime, roventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti; d1)  di cui da imprese collegate e  controllate.
17.  interessi e altri oneri finanziari: a) da imprese controllate o collegate; b) con utili e perdite su cambi; c) Altri.

D.    nella quarta sezione vanno iscritte e sommate le Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie:

18. rivalutazioni: a) di partecipazioni; b) di immobilizzazioni finanziarie; c) di titoli; d) di strumenti finanziari derivati.
19. svalutazioni: a) di partecipazioni; b) di altre immobilizzazioni finanziarie; c) di titoli; d) di strumenti finanziari derivati.

Si forma così il risultato della Gestione Finanziaria. Dal 2016 la sezione che rappresentava la Gestione Straordinaria è stata eliminata e le voci che venivano iscritte in quella sezione vengono ripartite a seconda della natura, nella parte A, nel caso di proventi, nella parte B, nel caso di oneri.

La somma algebrica dei diversi totali parziali così ottenuti costituisce il risultato globale d’esercizio, che va indicato prima al lordo e poi al netto delle imposte (21). Si ottiene così l’utile o la perdita d’esercizio che viene riportato nello SP.
Nel CE in forma abbreviata possono essere aggregate le voci:

  • A.2. e A.3.;
  • B.9.c), d), e);
  • B.10.a), b), c);
  • C.16.b), c);
  • D.18.a), b), c), d);
  • D.19.a), b), c), d).

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