L’analisi della Centrale Rischi

La lettura della Centrale Rischi

L’utente richiede a Banca d’Italia la propria Centrale Rischi e riceve un pdf articolato di diverse pagine, di non veloce e facile lettura. Come decifrarlo?

Approccio alla lettura della Centrale RischiCredito 2

Credito 3

Nella sezione informativa categoria “rischi autoliquidanti-crediti scaduti” deve essere segnalato, a nome del soggetto cedente, il valore nominale dei crediti (acquisiti dall'intermediario nell'ambito di operazioni di factoring, cessione di credito, sconto di portafoglio commerciale e finanziario indiretto, anticipo s.b.f., anticipo su fatture, effetti e altri documenti commerciali) scaduti nel corso del mese precedente a quello oggetto di rilevazione. In particolare, devono essere distinti i crediti che alla data di rilevazione risultano impagati da quelli che sono stati pagati (sono distinti con diversi codici di stato del rapporto). Confluiscono tra i rischi a revoca i crediti scaduti e impagati derivanti da operazioni riconducibili alla categoria “rischi autoliquidanti” (c.d. insoluti).

L'analisi della Centrale Rischi con Bancopass

Con Bancopass è possibile analizzare gratuitamente e in maniera guidata la propria Centrale Rischi di Banca d’Italia.

Per farlo basta accedere al portale tramite le proprie credenziali. Nella sezione dati finanziari, è presente la tab «Centrale rischi», che permette, usando il tasto “+ Crea centrale rischi”, di caricare tutti i pdf ricevuti da Banca d’Italia e ottenere in una decina di minuti un'analisi con tabelle e grafici (appena pronta viene inviato un avviso all'indirizzo email usato per accedere). Ogni elaborazione viene salvata sotto forma di cartella a cui è possibile accedere cliccando sul nome. Nel caso in cui alcuni elaborazioni non siano più utili, magari perché obsolete, consigliamo di cancellarle, usando la X bianca in campo rosso.

Credito 4

Credito-5Per ogni elaborazione è presente una prima tabella riassuntiva che sintetizza tutte le informazioni necessarie alla prima valutazione globale della centrale dei rischi, fino a un massimo di 12 mesi:

  • Numero di intermediari
  • Alert relativi a contestazioni e sofferenze
  • Presenza di un’eventuale tensione finanziaria, intesa come rapporto utilizzato/accordato operativo maggiore del 75%
  • Sconfini
  • Importi totali concessi da tutti gli intermediari segnalanti, suddivisi per categorie.

Inoltre, è possibile visualizzare 3 tipologie di rischi (Rischi autoliquidanti, Rischi a scadenza e Rischi a Revoca) per ogni intermediario, selezionandolo dal menu a tendina.

Credito 6

Infine, cliccando su Scarica pdf è possibile salvare, stampare o inviare anche un report che contiene le informazioni suddivise per ogni intermediario segnalante.

Cosa fare in caso notassimo incongruenze

In caso di incongruenze la prima cosa da fare, considerato che le banche e le società finanziarie sono responsabili della correttezza di quanto inviato alla Centrale dei Rischi, è chiedere informazioni a chi ha segnalato la posizione.

Eventuali contestazioni o richieste di correzione dei dati raccolti nella Centrale dei Rischi devono, quindi, essere rivolte alle banche e alle società finanziarie, che sono tenute a cancellare e a correggere le segnalazioni errate nel più breve tempo possibile.

Se la Banca d'Italia ha notizia di errori nei dati raccolti nella Centrale dei Rischi chiede alle banche e alle società finanziarie di verificare le informazioni e di correggerle.

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