Confronto del cuneo fiscale tra i principali paesi OCSE - 2011
Sintesi dei dati relativi al cuneo fiscale pubblicati dall'OCSE.
In sintesi
Secondo i dati 2011 diffusi dall’OCSE, ogni 100 euro di retribuzione lorda un’azienda italiana ne versa 32 sottoforma di contributi; alla fine il lavoratore riceve 69 euro di retribuzione netta, poiché a sua volta versa all’erario 31 euro in tasse e contributi.
Il rapporto annuale sul “cuneo fiscale”, redatto mettendo a confronto i dati di 33 paesi, colloca l’Italia al sesto posto dopo Belgio, Germania, Francia, Ungheria e Austria, scendendo di “un gradino” rispetto alla graduatoria del 2010. Un progresso solo apparente, dal momento che nel nostro Paese l’onere per tasse e contributi sociali in carico a lavoratori e imprese tra il 2010 e il 2011 è ulteriormente salito - dal 46,9% al 47,6% - e continua a rimanere su livelli ben superiori a quelli del Regno Unito, del Giappone e degli USA.
Per quanto riguarda la distribuzione degli oneri fiscali, le imprese italiane sostengono una quota contributiva più elevata rispetto ai lavoratori, al pari di quanto avviene in Francia e in Spagna, ma diversamente da Germania, Regno Unito, Usa e Giappone.
1. I dati Ocse sul cuneo fiscale
L’OCSE diffonde annualmente dati di confronto internazionale sui livelli di “cuneo fiscale”, rendendo disponibile - per ciascun Paese membro - il peso percentuale rispetto al costo del lavoro:
- delle imposte personali sul reddito
- dei contributi a carico del lavoratore
- dei contributi a carico dell’impresa
Ai fini impositivi l’unità di calcolo considera un lavoratore senza diritto a detrazioni per carichi familiari.
Secondo il rapporto 20111 l’Italia è caratterizzata da un’incidenza degli oneri fiscali e contributivi a carico di lavoratori e imprese italiane pari al 47,6% del costo del lavoro: un fardello che colloca il nostro Paese al sesto posto della graduatoria dei 34 Paesi considerati, alle spalle di Belgio (55,5%), Germania (49,8%), Francia (49,4%), Ungheria (49,4%) e Austria (48,4%) (cfr. tab. 2 in Appendice).
L’onere risulta quasi equamente distribuito: il 23,3% viene trattenuto ai lavoratori (di cui il 16,1% sotto forma di tasse sul reddito e il 7,2% come contributi), il 24,3% viene versato dalle imprese come contributi previdenziali.
Da questi dati emerge quindi che in Italia quanto viene effettivamente percepito dal lavoratore come retribuzione netta in busta paga rappresenta solo poco più della metà (52,4%) del costo totale sopportato dalle imprese (cfr. tab. 3).
Attraverso la riclassificazione dei dati sul cuneo fiscale - forniti dall’Ocse in percentuale del costo del lavoro - è possibile mettere in maggiore evidenza il peso relativo della retribuzione lorda (cfr. tab. 4) e della retribuzione netta (cfr. tab. 5):
- posta uguale a 100 la retribuzione lorda, queIla netta raggiunge il valore 69,2 e il costo totale per l’azienda risulta pari a 132,1;
- posta uguale a 100 la retribuzione netta, la dimensione relativa della retribuzione lorda è 144,5 e l’indice del costo del lavoro 190,8.
2. La situazione italiana e quella dei principali concorrenti
Qual è in nostro posizionamento relativo rispetto a Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Giappone e Stati Uniti, che sui mercati internazionali rappresentano i nostri principali concorrenti?
I dati del 2011 di questi Paesi, calcolati in base “retribuzione netta = 100” e riordinati in funzione decrescente dell’indice del costo del lavoro, sono riportati - assieme a quello italiano - nella tab. 1, in cui vengono anche distinte le tre componenti del cuneo fiscale: tassa sul reddito, contributi previdenziali a carico del lavoratore e a carico dell’azienda.
L’Italia si posiziona al terzo posto di questa graduatoria, con un indice pari a 190,8: per ogni 100 euro di retribuzione netta percepita, il lavoratore ed il suo datore di lavoro ne versano 90,3 sotto forma di tasse e contributi sociali.
Il nostro Paese è preceduto dalla Germania (199,2) e dalla Francia (197,2); Stati Uniti (142,0) e Giappone (144,3) si trovano agli ultimi posti della graduatoria.
tab. 1 - Incidenza delle componenti del costo del lavoro (retribuzione netta = 100) - Principali paesi OCSE, anno 2011
Paese | RETR. NETTA | Tassa sul reddito | Contributi lavoratore | RETR. LORDA | Contributi azienda | COSTO DEL LAVORO |
---|---|---|---|---|---|---|
Germania | 100,0 | 31,7 | 34,7 | 166,3 | 32,9 | 199,2 |
Francia | 100,0 | 19,7 | 18,9 | 138,7 | 58,6 | 197,2 |
Italia | 100,0 | 30,7 | 13,7 | 144,5 | 46,4 | 190,8 |
Spagna | 100,0 | 20,00 | 8,2 | 128,1 | 38,3 | 166,4 |
Regno Unito | 100,0 | 20,9 | 12,6 | 133,5 | 14,7 | 148,1 |
Giappone | 100,0 | 9,5 | 16,9 | 126,4 | 17,9 | 144,3 |
Stati Uniti | 100,0 | 22,3 | 7,4 | 129,7 | 12,4 | 142,0 |
Fonte: ns. elaborazioni su dati OCSE
Il graf. 1 mette in evidenza le componenti del costo: retribuzione netta, trattenute al lavoratore (tasse sul reddito + contributi previdenziali), oneri a carico dell’azienda:
graf. 1 - Confronto tra l’Italia ed i principali Paesi OCSE - 2011
Una situazione di evidente svantaggio competitivo per le nostre imprese rispetto alle concorrenti sottoposte a regimi fiscali più favorevoli: lo stesso aumento di 100 euro netti in busta paga, all’azienda italiana arriva a costare 190 euro, mentre ad una concorrente spagnola, ad esempio, solo 166 euro.
Le politiche retributive sono un potente strumento per far crescere la produttività, tanto più efficaci quanto maggiore è l’aumento che i lavoratori si ritrovano in busta paga sotto forma di reddito disponibile: poter disporre di questo strumento ad un costo minore assicura un vantaggio competitivo.
Ma più reddito disponibile significa anche maggiori consumi, con ulteriori ricadute positive per il sistema economico.
3. La distribuzione degli oneri tra lavoratori e imprese
Nel graf. 2 l’analisi si focalizza sulle due componenti che costituiscono il cuneo fiscale: le “trattenute del lavoratore” e gli “oneri a carico dell’azienda”.
I sette paesi considerati sono stati distinti in due gruppi, a seconda della prevalenza dell’una o dell’altra componente e, nell’ambito di ciascun gruppo, i paesi sono stati riordinati in funzione decrescente dell’ammontare del cuneo fiscale.
graf. 2 - La distribuzione degli oneri fiscali tra imprese e lavoratori - 2011
In Italia le aziende sostengono la quota prevalente degli oneri fiscali e contributivi sottesi all’utilizzo del fattore lavoro; una condizione che accomuna il nostro Paese a Francia e Spagna (in quest’ultimo Paese, tuttavia, l’onere complessivo è inferiore).
Rispetto alla Germania l’Italia gode di un lieve vantaggio competitivo quanto ad ampiezza del cuneo fiscale, ma l’onere sotteso al cuneo fiscale è più elevato per le aziende.
4. Il cuneo fiscale negli ultimi 11 anni
Il cuneo fiscale nel nostro Paese, dopo una fase decrescente (2000-2003), è tornato a crescere, superando il livello misurato nel 2000: nel 2011 il cuneo fiscale ha avuto un’incidenza pari al 46,9% del costo del lavoro (cfr. tab. 6).
graf. 3 - Il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro in Italia nel periodo 2000-2011
Dal 2010 al 2011 il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro è cresciuto dell’1%. Ben più ampie sono le variazioni registrate in altri Paesi nello stesso arco di tempo, come mostra il graf. 4:
graf. 4 - Variazione % del cuneo fiscale tra il 2000 ed il 2011 - Italia vs. Paesi Ocse
Tra i nostri principali concorrenti spiccano da un lato l’aumento del 24% del Giappone (dove l’incidenza del cuneo fiscale sul costo del lavoro è salita dal 24,8% del 2000 al 30,8% del 2011) e, dall’altro, il -6% della Germania, Paese nel quale gli oneri fiscali e contributivi a carico di imprese e lavoratori nell’intero periodo sono scesi dal 52,9% al 49,8%.
La riduzione del cuneo fiscale è quindi uno dei tanti fattori che ha consentito a questo Paese - riconosciuta “locomotiva d’Europa” - di essere competitivo sui mercati mondiali.
Sono noti gli ostacoli che impediscono all’Italia di seguire questo esempio “virtuoso”: uno per tutti, l’enorme ammontare del suo debito ed il vincolo che questo rappresenta sui conti pubblici. Ma trovare il modo di ridurre gli oneri su lavoratori e imprese è una necessità che non può essere più rimandata.
Appendice
tab. 2 - Incidenza % delle tasse personali sul reddito e dei contributi sociali a carico del lavoratore e delle imprese (costo del lavoro = 100) - Paesi OCSE, anno 2011
Paese | Tassa personale sul reddito | Contributi a carico | Totale cuneo fiscale | |
---|---|---|---|---|
lavoratore | azienda | |||
Belgio | 21,7 | 10,8 | 23,1 | 55,5 |
Germania | 15,9 | 17,4 | 16,5 | 49,8 |
Francia | 10,0 | 9,6 | 29,7 | 49,4 |
Ungheria | 13,6 | 13,6 | 22,2 | 49,4 |
Austria | 11,9 | 14,0 | 22,6 | 48,4 |
Italia | 16,1 | 7,2 | 24,3 | 47,6 |
Svezia | 13,6 | 5,3 | 23,9 | 42,8 |
Finlandia | 18,5 | 5,8 | 18,4 | 42,7 |
Slovenia | 9,7 | 19,0 | 13,9 | 42,6 |
Repubblica Ceca | 8,9 | 8,2 | 25,4 | 42,5 |
Estonia | 12,5 | 2,1 | 25,6 | 40,1 |
Spagna | 12,0 | 4,9 | 23,0 | 39,9 |
Portogallo | 10,9 | 8,9 | 19,2 | 39,0 |
Repubblica Slovacca | 7,5 | 10,6 | 20,8 | 38,9 |
Danimarca | 28,0 | 10,7 | 0,0 | 38,4 |
Olanda | 14,5 | 14,0 | 9,2 | 37,8 |
Turchia | 10,7 | 12,9 | 14,2 | 37,7 |
Norvegia | 19,0 | 6,9 | 11,6 | 37,5 |
Lussemburgo | 13,3 | 11,7 | 11,0 | 36,0 |
Polonia | 5,9 | 15,5 | 12,9 | 34,3 |
Islanda | 25,6 | 0,5 | 8,0 | 34,0 |
Regno Unito | 14,1 | 8,5 | 9,9 | 32,5 |
Canada | 13,9 | 6,5 | 10,5 | 30,8 |
Giappone | 6,6 | 11,7 | 12,4 | 30,8 |
Stati Uniti | 15,7 | 5,2 | 8,7 | 29,5 |
Irlanda | 13,5 | 3,6 | 9,7 | 26,8 |
Australia | 21,0 | 0,0 | 5,6 | 26,7 |
Svizzera | 9,4 | 5,8 | 5,8 | 21,0 |
Korea | 3,9 | 7,3 | 9,2 | 20,3 |
Israele | 8,0 | 7,4 | 4,5 | 19,8 |
Messico | 4,4 | 1,2 | 10,5 | 16,2 |
Nuova Zelanda | 15,9 | 0,0 | 0,0 | 15,9 |
Cile | 0,0 | 7,0 | 0,0 | 7,0 |
Grecia | nd | nd | nd | nd |
Fonte: OCSE
tab. 3 - Incidenza % delle tasse personali sul reddito e dei contributi sociali a carico del lavoratore e delle imprese (costo del lavoro = 100) - Paesi OCSE, anno 2011
Paese | RETR. NETTA | Tassa sul reddito | Contributi lavoratore | RETR. LORDA | Contributi azienda | COSTO DEL LAVORO |
---|---|---|---|---|---|---|
Australia | 73,3 | 21,1 | 0,0 | 94,4 | 5,6 | 100,0 |
Austria | 51,6 | 11,9 | 14,0 | 77,4 | 22,6 | 100,0 |
Belgio | 44,5 | 21,7 | 10,8 | 76,9 | 23,1 | 100,0 |
Canada | 69,2 | 13,9 | 6,5 | 89,5 | 10,5 | 100,0 |
Cile | 93,0 | 0,0 | 7,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 |
Danimarca | 61,6 | 27,8 | 10,6 | 100,0 | 0,0 | 100,0 |
Estonia | 59,9 | 12,5 | 2,1 | 74,5 | 25,5 | 100,0 |
Finlandia | 57,3 | 18,5 | 5,8 | 81,6 | 18,4 | 100,0 |
Francia | 50,6 | 10,0 | 9,6 | 70,2 | 29,8 | 100,0 |
Germania | 50,2 | 15,9 | 17,4 | 83,5 | 16,5 | 100,0 |
Giappone | 69,2 | 6,6 | 11,7 | 87,6 | 12,4 | 100,0 |
Grecia | nd | nd | nd | nd | nd | nd |
Irlanda | 73,2 | 13,5 | 3,6 | 90,3 | 9,7 | 100,0 |
Islanda | 66,0 | 25,5 | 0,5 | 92,0 | 8,0 | 100,0 |
Israele | 80,2 | 8,0 | 7,4 | 95,5 | 4,5 | 100,0 |
Italia | 52,4 | 16,1 | 7,2 | 75,7 | 24,3 | 100,0 |
Korea | 79,7 | 3,9 | 7,3 | 90,8 | 9,2 | 100,0 |
Lussemburgo | 64,0 | 13,3 | 11,7 | 89,0 | 11,0 | 100,0 |
Messico | 83,8 | 4,4 | 1,2 | 89,4 | 10,6 | 100,0 |
Norvegia | 62,5 | 19,0 | 6,9 | 88,4 | 11,6 | 100,0 |
Nuova Zelanda | 84,1 | 15,9 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 |
Olanda | 62,2 | 14,5 | 14,0 | 90,8 | 9,2 | 100,0 |
Polonia | 65,7 | 5,9 | 15,5 | 87,1 | 12,9 | 100,0 |
Portogallo | 61,0 | 10,9 | 8,9 | 80,8 | 19,2 | 100,0 |
Regno Unito | 67,5 | 14,1 | 8,5 | 90,1 | 9,9 | 100,0 |
Repubblica Ceca | 57,5 | 8,9 | 8,2 | 74,6 | 25,4 | 100,0 |
Repubblica Slovacca | 61,1 | 7,5 | 10,6 | 79,2 | 20,8 | 100,0 |
Slovenia | 57,4 | 9,7 | 19,0 | 86,1 | 13,9 | 100,0 |
Spagna | 60,1 | 12,0 | 4,9 | 77,0 | 23,0 | 100,0 |
Stati Uniti | 70,5 | 15,6 | 5,2 | 91,3 | 8,7 | 100,0 |
Svezia | 57,2 | 13,6 | 5,3 | 76,1 | 23,9 | 100,0 |
Svizzera | 79,0 | 9,4 | 5,8 | 94,2 | 5,8 | 100,0 |
Turchia | 62,3 | 10,7 | 12,9 | 85,8 | 14,2 | 100,0 |
Ungheria | 50,6 | 13,6 | 13,6 | 77,8 | 22,2 | 100,0 |
Fonte: OCSE
tab. 4 - Incidenza % delle tasse personali sul reddito e dei contributi sociali a carico del lavoratore e delle imprese (retribuzione lorda = 100) - Paesi OCSE, anno 2011
Paese | RETR. NETTA | Tassa sul reddito | Contributi lavoratore | RETR. LORDA | Contributi azienda | COSTO DEL LAVORO |
---|---|---|---|---|---|---|
Australia | 77,8 | 22,2 | 0,0 | 100,0 | 5,9 | 105,9 |
Austria | 66,5 | 15,4 | 18,1 | 100,0 | 29,2 | 129,2 |
Belgio | 57,7 | 28,2 | 14,0 | 100,0 | 30,0 | 130,0 |
Canada | 77,2 | 15,5 | 7,3 | 100,0 | 11,7 | 111,7 |
Cile | 93,0 | 0,0 | 7,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 |
Danimarca | 61,3 | 28,0 | 10,7 | 100,0 | 0,0 | 100,0 |
Estonia | 80,4 | 16,8 | 2,8 | 100,0 | 34,4 | 134,4 |
Finlandia | 70,2 | 22,7 | 7,1 | 100,0 | 22,5 | 122,5 |
Francia | 72,1 | 14,2 | 13,7 | 100,0 | 42,2 | 142,2 |
Germania | 60,1 | 19,0 | 20,8 | 100,0 | 19,8 | 119,8 |
Giappone | 79,1 | 7,5 | 13,4 | 100,0 | 14,2 | 114,2 |
Grecia | nd | nd | nd | nd | nd | nd |
Irlanda | 81,1 | 15,0 | 4,0 | 100,0 | 10,7 | 110,7 |
Islanda | 71,6 | 27,8 | 0,5 | 100,0 | 8,7 | 108,7 |
Israele | 83,9 | 8,4 | 7,7 | 100,0 | 4,7 | 104,7 |
Italia | 69,2 | 21,3 | 9,5 | 100,0 | 32,1 | 132,1 |
Korea | 87,7 | 4,3 | 8,0 | 100,0 | 10,1 | 110,1 |
Lussemburgo | 71,9 | 14,9 | 13,1 | 100,0 | 12,4 | 112,4 |
Messico | 93,7 | 4,9 | 1,3 | 100,0 | 11,7 | 111,7 |
Norvegia | 70,7 | 21,5 | 7,8 | 100,0 | 13,1 | 113,1 |
Nuova Zelanda | 84,1 | 15,9 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 |
Olanda | 68,6 | 16,0 | 15,4 | 100,0 | 10,1 | 110,1 |
Polonia | 75,4 | 6,8 | 17,8 | 100,0 | 14,8 | 114,8 |
Portogallo | 75,5 | 13,5 | 11,0 | 100,0 | 23,8 | 123,8 |
Regno Unito | 74,9 | 15,6 | 9,4 | 100,0 | 11,0 | 111,0 |
Repubblica Ceca | 77,1 | 11,9 | 11,0 | 100,0 | 34,0 | 134,0 |
Repubblica Slovacca | 77,1 | 9,5 | 13,4 | 100,0 | 26,3 | 126,3 |
Slovenia | 66,7 | 11,3 | 22,1 | 100,0 | 16,1 | 116,1 |
Spagna | 78,1 | 15,6 | 6,4 | 100,0 | 29,9 | 129,9 |
Stati Uniti | 77,1 | 17,2 | 5,7 | 100,0 | 9,5 | 109,5 |
Svezia | 75,2 | 17,9 | 7,0 | 100,0 | 31,4 | 131,4 |
Svizzera | 83,9 | 10,0 | 6,2 | 100,0 | 6,2 | 106,2 |
Turchia | 72,5 | 12,5 | 15,0 | 100,0 | 16,6 | 116,6 |
Ungheria | 65,0 | 17,5 | 17,5 | 100,0 | 28,5 | 128,5 |
Fonte: OCSE
tab. 5 - Incidenza % delle tasse personali sul reddito e dei contributi sociali a carico del lavoratore e delle imprese (retribuzione netta = 100) - Paesi OCSE, anno 2011
Paese | RETR. NETTA | Tassa sul reddito | Contributi lavoratore | RETR. LORDA | Contributi azienda | COSTO DEL LAVORO |
---|---|---|---|---|---|---|
Australia | 100,0 | 28,6 | 0,0 | 128,6 | 7,6 | 136,2 |
Austria | 100,0 | 23,1 | 27,2 | 150,3 | 43,9 | 194,2 |
Belgio | 100,0 | 48,9 | 24,3 | 173,2 | 52,0 | 225,2 |
Canada | 100,0 | 20,1 | 9,4 | 129,5 | 15,2 | 144,7 |
Cile | 100,0 | 0,0 | 7,5 | 107,5 | 0,0 | 107,5 |
Danimarca | 100,0 | 45,7 | 17,5 | 163,1 | 0,0 | 163,1 |
Estonia | 100,0 | 20,9 | 3,5 | 124,4 | 42,8 | 167,2 |
Finalndia | 100,0 | 32,3 | 10,1 | 142,4 | 32,1 | 174,5 |
Francia | 100,0 | 19,7 | 18,9 | 138,7 | 58,6 | 197,2 |
Germania | 100,0 | 31,7 | 34,7 | 166,3 | 32,9 | 199,2 |
Giappone | 100,0 | 9,5 | 16,9 | 126,4 | 17,9 | 144,3 |
Grecia | nd | nd | nd | nd | nd | nd |
Irlanda | 100,0 | 18,4 | 4,9 | 123,4 | 13,3 | 136,6 |
Islanda | 100,0 | 38,8 | 0,8 | 139,6 | 12,1 | 151,7 |
Israele | 100,0 | 10,0 | 9,2 | 119,2 | 5,6 | 124,8 |
Italia | 100,0 | 30,7 | 13,7 | 144,5 | 46,4 | 190,8 |
Korea | 100,0 | 4,9 | 9,2 | 114,1 | 11,6 | 125,6 |
Lussemburgo | 100,0 | 20,8 | 18,3 | 139,1 | 17,2 | 156,3 |
Messico | 100,0 | 5,2 | 1,4 | 106,7 | 12,5 | 119,2 |
Norvegia | 100,0 | 30,4 | 11,0 | 141,4 | 18,6 | 160,0 |
Nuova Zelanda | 100,0 | 18,9 | 0,0 | 118,9 | 0,0 | 118,9 |
Olanda | 100,0 | 23,3 | 22,5 | 145,7 | 14,8 | 160,5 |
Polonia | 100,0 | 9,0 | 23,6 | 132,6 | 19,6 | 152,2 |
Portogallo | 100,0 | 17,9 | 14,6 | 132,5 | 31,5 | 163,9 |
Regno Unito | 100,0 | 20,9 | 12,6 | 133,5 | 14,7 | 148,1 |
Repubblica Ceca | 100,0 | 15,5 | 14,3 | 129,7 | 44,2 | 173,9 |
Repubblica Slovacca | 100,0 | 12,3 | 17,3 | 129,6 | 34,0 | 163,7 |
Slovenia | 100,0 | 16,9 | 33,1 | 150,0 | 24,2 | 174,2 |
Spagna | 100,0 | 20,0 | 8,2 | 128,1 | 38,3 | 166,4 |
Stati Uniti | 100,0 | 22,3 | 7,4 | 129,7 | 12,4 | 142,0 |
Svezia | 100,0 | 23,8 | 9,3 | 133,0 | 41,8 | 174,8 |
Svizzera | 100,0 | 11,9 | 7,3 | 119,2 | 7,3 | 126,6 |
Turchia | 100,0 | 17,2 | 20,7 | 137,9 | 22,8 | 160,8 |
Ungheria | 100,0 | 26,9 | 26,9 | 153,8 | 43,9 | 197,6 |
Fonte: OCSE
tab. 6 - Incidenza % delle tasse personali sul reddito e dei contributi sociali a carico del lavoratore e delle imprese (retribuzione netta = 100) - Paesi OCSE, anni 2000-2011
2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2011/2000 | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Australia | 30,4 | 27,3 | 28,0 | 28,3 | 28,2 | 28,2 | 27,9 | 27,3 | 26,5 | 26,2 | 26,2 | 26,7 | -12% |
Austria | 47,3 | 46,9 | 47,1 | 47,4 | 48,1 | 48,0 | 48,3 | 48,6 | 48,8 | 47,8 | 47,9 | 48,4 | 2% |
Belgio | 57,1 | 56,7 | 56,3 | 55,7 | 55,4 | 55,5 | 55,5 | 55,6 | 55,9 | 55,4 | 55,4 | 55,5 | -3% |
Canada | 33,2 | 32,0 | 32,1 | 32,0 | 32,0 | 31,9 | 31,9 | 31,2 | 31,3 | 30,6 | 30,3 | 30,8 | -7% |
Cile | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 7,0 | 0% |
Danimarca | 44,1 | 43,3 | 42,4 | 42,4 | 41,0 | 40,9 | 41,0 | 41,1 | 40,9 | 39,5 | 38,3 | 38,4 | -13% |
Estonia | 41,3 | 41,0 | 42,1 | 42,3 | 41,5 | 39,9 | 39,0 | 39,0 | 38,4 | 39,2 | 40,0 | 40,1 | -3% |
Finlandia | 47,8 | 46,4 | 45,9 | 45,0 | 44,5 | 44,6 | 44,0 | 43,9 | 43,8 | 42,3 | 42,0 | 42,7 | -11% |
Francia | 49,6 | 49,8 | 49,8 | 49,8 | 49,9 | 50,0 | 50,1 | 49,2 | 49,3 | 49,2 | 49,3 | 49,4 | 0% |
Germania | 52,9 | 51,9 | 52,5 | 53,2 | 52,2 | 52,1 | 52,3 | 51,9 | 51,5 | 50,9 | 49,1 | 49,8 | -6% |
Giappone | 24,8 | 24,9 | 30,5 | 27,4 | 27,3 | 27,7 | 28,8 | 29,3 | 29,5 | 29,1 | 30,5 | 30,8 | 24% |
Grecia | 35,2 | 34,7 | 35,1 | 35,2 | 35,8 | 35,2 | 35,8 | 37,0 | 37,0 | 38,2 | 36,6 | nd | nd |
Irlanda | 35,2 | 31,3 | 29,7 | 29,8 | 30,7 | 31,0 | 29,2 | 27,2 | 26,8 | 29,0 | 29,3 | 26,8 | -24% |
Islanda | 26,2 | 26,9 | 28,5 | 29,3 | 29,8 | 29,7 | 29,5 | 28,1 | 28,3 | 28,0 | 31,3 | 34,0 | 30% |
Israele | 29,0 | 29,5 | 30,0 | 27,1 | 25,3 | 24,9 | 23,5 | 24,1 | 21,7 | 20,2 | 20,2 | 19,8 | -32% |
Italia | 46,9 | 46,4 | 46,4 | 45,7 | 46,0 | 45,7 | 45,9 | 46,2 | 46,7 | 46,8 | 46,9 | 47,6 | 1% |
Korea | 16,3 | 16,4 | 16,1 | 16,3 | 17,0 | 17,3 | 18,1 | 19,7 | 19,9 | 19,3 | 19,8 | 20,3 | 25% |
Lussemburgo | 37,5 | 35,8 | 32,9 | 33,5 | 33,9 | 34,7 | 35,3 | 36,3 | 34,7 | 33,8 | 34,0 | 36,0 | -4% |
Messico | 12,6 | 13,2 | 15,8 | 16,8 | 15,3 | 14,7 | 15,0 | 15,9 | 15,1 | 15,3 | 15,5 | 16,2 | 29% |
Norvegia | 38,6 | 39,2 | 38,6 | 38,1 | 38,1 | 37,2 | 37,4 | 37,5 | 37,5 | 36,9 | 36,8 | 37,5 | 3% |
Nuova Zelanda | 19,4 | 19,4 | 19,4 | 19,5 | 19,6 | 19,9 | 20,2 | 20,8 | 20,3 | 17,7 | 16,9 | 15,9 | -18% |
Olanda | 39,7 | 37,2 | 37,4 | 37,1 | 38,8 | 38,9 | 38,3 | 38,7 | 38,8 | 38,0 | 38,4 | 37,8 | -5% |
Polonia | 38,2 | 38,0 | 38,0 | 38,2 | 38,4 | 38,7 | 39,0 | 38,2 | 34,7 | 34,2 | 34,3 | 34,3 | -10% |
Portogallo | 37,3 | 36,4 | 37,6 | 37,4 | 37,4 | 36,8 | 37,1 | 37,7 | 37,6 | 37,5 | 37,7 | 39,0 | 5% |
Regno Unito | 32,6 | 32,2 | 32,3 | 33,8 | 33,9 | 33,9 | 34,0 | 34,1 | 32,8 | 32,5 | 32,7 | 32,5 | 0% |
Rep. Ceca | 42,6 | 42,6 | 43,0 | 43,2 | 43,5 | 43,7 | 42,5 | 42,9 | 43,4 | 42,0 | 42,2 | 42,5 | 0% |
Rep. Slovacca | 41,9 | 42,5 | 42,1 | 42,5 | 42,2 | 38,0 | 38,3 | 38,4 | 38,8 | 37,7 | 37,8 | 38,9 | -7% |
Slovenia | 46,3 | 46,2 | 46,1 | 46,2 | 46,3 | 45,6 | 45,3 | 43,3 | 42,9 | 42,2 | 42,4 | 42,6 | -8% |
Spagna | 38,6 | 38,9 | 39,1 | 38,6 | 38,8 | 39,0 | 39,1 | 39,0 | 38,0 | 38,3 | 39,6 | 39,9 | 3% |
Stati Uniti | 30,4 | 30,3 | 30,1 | 29,9 | 29,8 | 29,7 | 29,9 | 29,7 | 29,1 | 29,6 | 29,7 | 29,5 | 3% |
Svezia | 50,1 | 49,1 | 47,8 | 48,2 | 48,4 | 48,1 | 47,8 | 45,3 | 44,8 | 43,2 | 42,7 | 42,8 | -15% |
Svizzera | 21,6 | 21,6 | 21,7 | 21,2 | 20,9 | 20,9 | 20,9 | 21,1 | 20,6 | 20,8 | 20,8 | 21,0 | -3% |
Turchia | 40,4 | 43,6 | 42,5 | 42,2 | 42,8 | 42,8 | 42,7 | 42,7 | 39,9 | 37,4 | 37,4 | 37,7 | -7% |
Ungheria | 54,6 | 55,8 | 53,7 | 50,8 | 51,8 | 51,1 | 52,0 | 54,5 | 54,1 | 53,1 | 46,4 | 49,4 | -10% |
Fonte: OCSE
Note
1 OCSE, Taxing Wages 2010-2011, 2012.
Contatti
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Area Centro Studi, tel. 0258370.300, e-mail stud@assolombarda.it.
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